Ancelotti in conferenza: “I calciatori devono giocare per la maglia, non per me. Lo spogliatoio non è spaccato, sento la fiducia del presidente”

Carlo Ancelotti, tecnico del Napoli, in conferenza stampa ha commentato il pareggio ottenuto contro l'Udinese. Di seguito le sue dichiarazioni: "La partita di oggi è stata a due facce. Molto male nel primo tempo, dove non ci sono state risposte. Più coraggio e aggressività invece nella seconda frazione di gioco, e questo può essere positivo per i prossimi match. I calciatori non devono giocare per me, ma per la maglia che indossano: discorso chiuso".

PRESSIONE - "Ovvio che ci sia, e annebbia il pensiero. Nella squadra però non ci sono spaccature, i tifosi devono stare tranquilli. Non c'è contestazione per i metodi d'allenamento.  Dobbiamo insistere e aspettare che arrivi l'opportunità che arrivi la scintilla che ci fa ritrovare la serenità, e la gara di martedì contro il Genk può essere la giusta occasione".

NOTE POSITIVE - "Dobbiamo valutare Udinese-Napoli a 360°: non possiamo dimenticare il primo tempo, in cui abbiamo fatto male. Non mi aspettavo un approccio così, perché quando si comincia in quel modo è difficile venirne fuori. Nel secondo tempo abbiamo sfruttato di più il gioco sulle fasce per innescare Llorente. Non dobbiamo snaturare la nostra idea di gioco".

FUTURO - "Ho sentito De Laurentiis stamattina e non dopo la gara. Faccio parte di questo mondo da 40 anni. Quando le cose vanno male, la panchina traballa ma io sento la totale fiducia della società. Insieme risolveremo il momento".