Giorgio Ciaschini, storico collaboratore di Carlo Ancelotti, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino. Ecco le sue dichiarazioni: Sul modulo contro la Juve:"Chi fa calcio sul campo non si innamora di vuote formulette. Il modulo nasce da una disposizione in campo, è solo un discorso iniziale: ciò che conta è come ci si muove nella fase difensiva ed in quella offensiva". Su come si muove il Napoli:"Sette gol subiti in due partite sono tanti: è chiaro che ci sono diversi fattori che non stanno aiutando Carlo nell'applicare al meglio questo sistema di gioco".Sui fattori principali che inficiano:"In un momento di avvio, è ovvio che la forma fisica non può esser al meglio così come non sono registrati i movimenti dei calciatori. Questo, ad esempio, comporta che i quattro attaccanti schierati non partecipino come dovrebbero alla fase di non possesso, anche perché non possono avere la giusta lucidità per farlo: ma senza rientri, senza un certo tipo di posizionamento rischi di soffrire. A centrocampo si percepisce che non ci sono le giuste coperture sia sull'interno che sugli esterni e in difesa c'è bisogno che si cementi maggiormente la coppia Koulibaly-Manolas: stiamo parlando di due difensori fantastici, ma l'intesa si raggiunge solo con il passare delle partite".Su ciò che consiglierebbe: "Lo dico da osservatore esterno: francamente, a me questa rosa sembra esser perfetta per un 4-3-3 di partenza. Soprattutto perché hai tanti centrocampisti che possono buttarsi nello spazio con una qualità enorme. Vedo bene Fabian a questo tipo di lavoro, così come Allan, Zielinski e lo stesso Elmas che mi sembra avere quelle caratteristiche per giocare in quel segmento di campo: sono tutti mediani capaci di entrare nello spazio ed esser determinati negli ultimi metri. Poi, l'attacco è stato rafforzato da un giocatore straordinario quando parte da destra, come Lozano. Sono certo che questo ragazzo può fare la differenza. Sei poi ci aggiungi gente come Insigne, Mertens e Callejon, parliamo di un reparto che sulle ali è di prima fascia. A quel punto, il naturale completamento è stato prendere Llorente, uno che ti regala anche il giusto spessore internazionale: parliamo di uno che ha giocato la finale di Champions, che da tanti anni è sempre al top, uno che si può alternare con Milik nel ruolo di punta centrale, senza perdere qualità".Se il Napoli può farcela:"Il Napoli, per me, ha una rosa inferiore individualmente sia alla Juventus, sia all'Inter dopo gli investimenti che ha fatto questa estate. Ancelotti, però, può giocarsi il vantaggio di lavorare su meccanismi che lo scorso anno è riuscito a collaudare: se riuscirà a far superare attraverso il collettivo la distanza con le altre che c'è dal punto di vista individuale, allora se la può giocare per lo scudetto. E conoscendolo, credo che i tifosi azzurri possano stare sereni, il Napoli può lottare fino alla fine con Juve ed Inter".
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Ancelotti, l’ex collaboratore: "Rosa inferiore a quella di Inter e Juventus, io giocherei col 4-3-3"
Giorgio Ciaschini, ex collaborato di Ancelotti, ha parlato ai microfoni de Il Mattino
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