L'edizione odierna de Il Mattino ha dedicato ampio spazio alle rimonte firmate dal Napoli di Carlo Ancelotti nelle prime due giornate di campionato contro Lazio e Milan. Ecco quanto scritto dal quotidiano: "La frustata sulla carne viva ha consentito al Napoli di tirar fuori gli artigli. Ma contro il Milan i tre punti sono arrivati dalla panchina. Evviva. De Laurentiis sarà contento. Per Ancelotti i cambi sono sempre stati occasione di malumore: Berlusconi confessò che prima della finale di Champions di Manchester tra Milan e Juventus fu lui a indicare schemi e cambi a Carletto. In realtà Ancelotti si difese: «Gli schemi sono i miei. Li ho disegnati io e quella è la mia calligrafia». Si sa che uno degli strappi che hanno portato al divorzio tra Sarri e De Laurentiis è legato proprio al poco turnover fatto. Carletto lo ha già accontentato: «solo» sei giocatori sono stati schierati per 180 minuti, ovvero non sono stati mai sostituiti. Mentre gli altri si sono dovuti alternare".
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Il quotidiano prosegue poi analizzando il gioco degli azzurri: "Quindi, se con Sarri era solo un gioco con la lavagna ipotizzare schieramenti alternativi al 4-3-3, con Ancelotti succederà molto spesso. Già con la Sampdoria? La qualità delle riserve azzurre fa un certo effetto. Fa effetto pensare a Mertens ancora in panchina, per esempio. Ipotizzabile a Marassi una versione esterna del 4-4-2? Tutto è possibile perché Carlo peserà le condizioni dei suoi uomini e deciderà. Diawara sembra indispensabile per dare gli strappi e Mertens adesso forse sta meglio di Insigne".
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