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Amoruso: “Spalletti il top player del Napoli. Ancora non si è vista la vera Juve”

26 Nov 2000:  Nicola Amoruso of Napoli holds off Federico Giunti of AC Milan during the Italian Serie A match played at the San Siro, in Milan, Italy. AC Milan won the match 1-0.  Mandatory Credit: Claudio Villa /Allsport

Le parole del doppio ex di Napoli e Juve

Giovanni Montuori

Nicola Amoruso, doppio ex di Juve e Napoli, ha parlato sul sito della Gazzetta dello Sport delle squadre di Allegri e Spalletti in vista del big match di sabato. Di seguito l’intervista.

Amoruso gioca Napoli-Juve

 (Getty Images)

SARÀ GIÀ UNA SFIDA DELICATA?—   "Lo è, senza dubbio. Sia perché arriva dopo la pausa delle nazionali, sia perché la Juve si presenta senza vittorie dopo i primi due turni".

CHE NAPOLI CI ASPETTIAMO?—   "Una squadra matura, forte di testa dopo le prime due giornate di campionato. E con il top player in panchina, Luciano Spalletti. Non so quali fossero i piani di mercato del club, però questa rosa resta validissima e le concorrenti non è che si siano rinforzate in maniera così netta. Anzi".

IN CASA JUVE INVECE IL CAMPIONATO È PARTITO MALUCCIO...—   "Un avvio incerto provocherà una reazione perché la squadra anche senza Ronaldo resta molto competitiva. Mi aspetto di iniziare a vedere la Juve di Allegri: cinica, determinata, magari poco spettacolare ma terribilmente concreta".

DOPO ANNI SI PUÒ DIRE CHE QUESTA VOLTA PARTE FAVORITO IL NAPOLI RISPETTO AI BIANCONERI?—   "Le prime due partite dicono questo e io vorrei ampliare il discorso al campionato. La Serie A si è decisamente livellata lassù. E il Napoli avendo cambiato poco e aggiunto Spalletti è pienamente in corsa".

I RIENTRI ALL'ULTIMO MINUTO DEI SUDAMERICANI INCIDERANNO?—   "Penso che ormai la questione "pausa per le nazionali" sia ora di digerirla. Gli Europei di questa estate ci hanno fatto capire quanta gioia e passione restituiscano le nazionali. Quindi ormai tutti i club ne sono coinvolti ed è giusto darle un peso equilibrato. Dal punto di vista spirituale non cambiano, magari possono influire sul corpo ma sono ragazzi che fanno sacrifici per il loro Paese e sono giovani, in grado di recuperare rapidamente anche sotto l'aspetto fisico".

CON O SENZA OSIMHEN, IN BASE AL RICORSO PRESENTATO: COSA CAMBIA?—   "Innanzitutto ci tengo a dire, da ex attaccante, che l'espulsione è stata esagerata. Non ho visto volontarietà e violenza. Si è trattato di un gesto per liberarsi dell'avversario o per farlo stare lontano. Quante volte ci è capitato? Con lui in campo il Napoli attacca la profondità, sfinisce fisicamente gli avversari. Certo, deve migliorare tecnicamente ancora, ma sarebbe un bel problema per la Juve. Con Petagna invece Spalletti avrebbe un "appoggio" più fisico e meno verticale, ma sarebbe un degno sostituto".

LA JUVE SI È INDEBOLITA CON LA CESSIONE DI RONALDO?—   "A leggere i suoi numeri la risposta scontata è "sì". Invece credo che sarà uno stimolo per i compagni a prendersi più responsabilità, a portare più gol di prima. Dovranno esserci più protagonisti adesso e spero possa essere l'anno di Dybala. Vorrei vedere Paulo al centro di tutto".