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Altobelli sentenzia: “Juve avanti, dietro Inter e Napoli”

Altobelli sentenzia: “Juve avanti, dietro Inter e Napoli”

L'ex attaccante dell'Inter parla di quella che sarà la lotta al vertice tra Juve, Inter e Napoli

Domenico Riemma

In un'intervista rilasciata a Il Roma, Alessandro Altobelli, campione del mondo con l'Italia nel 1982 ed ex attaccante dell'Inter,  ha parlato della situazione del calcio italiano:

"Per anni e anni siamo stati la nazione dove il calcio era il più seguito in tutto il mondo perché avevamo tutti gli italiani forti, ma anche gli stranieri che andavano via da Brasile, Argentina, Germania per giocare in Italia. Abbiamo visto un calcio straordinario. Oggi questo calcio è stato superato dalla Spagna – con Real Madrid e Barcellona – dalla Francia – con il PSG – dalla Germania – con il Bayern Monaco – e dall’Inghilterra, che ha 4-5 squadre. Noi siamo dopo questo gruppo. Oggi abbiamo visto con Napoli, Juve, Inter, Fiorentina e Roma che abbiamo fatto un buon mercato. Stiamo tornando, possiamo dirlo, però dobbiamo lavorare ancora tanto".

Chi ha il reparto offensivo più forte oggi in Italia?

"Penso sia quello della Juve, con Ronaldo, Dybala, Costa, Bernardeschi. Ha un parco attaccanti importante e che funziona bene. Anche l’Atalanta, che è la squadra che ha fatto più gol e i numeri contano tanto".

Nella lotta tra Napoli, Inter e Juve chi può arrivare più lontano?

"La Juve è sempre la squadra da battere. Prima di giocare con l’Inter aveva vinto cinque partite e pareggiata una, non giocando benissimo. Poi con i nerazzurri ha fatto una gara straordinaria, ha meritato. Quindi è la squadra da battere. L’Inter si è rafforzata notevolmente e credo che la sua difesa sia tra le più forti al mondo. Ha un centrocampo forte e in attacco può migliorare, perché Lautaro e Lukaku sono buoni attaccanti, però devono segnare di più. Essendo il Napoli in difficoltà, forse l’Inter può averlo superato, cosa che non accade con la Juve però. Se ad inizio campionato mettevamo in ordine Juve, Napoli e Inter, oggi c’è da invertire secondo e terzo posto, perché gli azzurri non attraversano un buon momento, in classifica non sono messi benissimo, fanno fatica a segnare e c’è qualche polemica di troppo".