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Allan e l’esordio in Nazionale: contro l’Uruguay ha convinto tutti che quello è il suo posto

Allan e l’esordio in Nazionale: contro l’Uruguay ha convinto tutti che quello è il suo posto

Allan e l'esordio in Nazionale: contro l'Uruguay ha convinto tutti che quello è il suo posto

Redazione

Qualcuno è pronto a scommettere che da ieri sera, il numero preferito di Allan Marques è il 59: il minuto esatto in cui ha fatto il suo esordio con la maglia della Nazionale brasiliana. Un esordio, cercato, voluto, agognato e finalmente raggiunto. Un esordio che si è meritato e che anzi si meritava da tempo.

LA LUNGA ATTESA - Sin dal suo arrivo in Serie A e sin dalla sua esperienza con la maglia dell'Udinese, il centrocampista brasiliano ha dimostrato tutte le sue doti tecniche e tattiche ma, arrivato a Napoli, nel 4-3-3 di Maurizio Sarri ha aggiunto una qualità che lo rende il "mastino del centrocampo": stiamo parlando del carattere e della cazzima che gli permettono di dar fastidio a qualsiasi avversario, chiedere a Neymar o a tutto l'attacco del Liverpool. Un carattere mostrato anche quando tutti gli chiedevano, giustamente stupiti, della non convocazione in Nazionale da parte di Tite e lui rispondeva: "Rischia di diventare un argomento antipatico, per cui provo a parlarne il meno possibile perché è da tempo che lavoro sodo e con buoni risultati ma ad oggi non ho avuto alcun contatto con la Federazione e ovviamente neppure una chance".

LA CONVOCAZIONE E L'ESORDIO - Oggi, però, la musica è cambiata o meglio è cambiata il 26 ottobre quando il ct del Brasile "si è svegliato" e ha deciso che meritava tutta la sua fiducia. La reazione del calciatore è stata di pura gioia e contemporaneamente di grande onore perché quella maglia la desiderava più di tutto. E, come ci ha già abituati, è pronto anche ad onorarla. Alla prima convocazione, poi, Tite gli ha dato anche la gioia dell'esordio proprio ieri sera, al fianco di Neymar, nel match vinto dai verdeoro contro l'Uruguay di Edinson Cavani. In campo è sceso con la sua solita grinta, la sua solita forza e la sua solita fame perché, nonostante fosse una semplice amichevole, quello per lui era il momento di concretizzare i suoi sforzi ed i suoi sacrifici ed era il momento di far capire a tutti gli addetti ai lavori che non si sbagliavano e che quello è il suo posto.

Maria Ferriero

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