Napoli, 23 dicembre 2017 - Allo stadio San Paolo arriva un avversario ostico: la Sampdoria di Giampaolo. Le cose sembrano mettersi male per davvero, dopo 4 minuti i blucerchiati sono in vantaggio con una punizione spettacolare di Ramirez dai 35 metri. Ma gli uomini di Sarri hanno un'occasione importante tra le mani: l'Inter ha perso contro il Sassuolo e gli azzurri possono allungare in classifica. I 50mila del San Paolo non ci stanno, andare sotto in quel modo è ingiusto. Ma il calcio non ha regole, non puoi stabilire nulla perché la palla è rotonda e non fa sconti a nessuno, nemmeno alla capolista.
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Allan sale in cattedra con la maglia del Napoli: Tite facci un pensierino
Allan sale in cattedra con la maglia del Napoli: Tite facci un pensierino
Si aspetta lo spunto dei soliti, la giocata vincente di Mertens, Callejon, Insigne, Hamsik. Ma non è così, lo squillo decisivo arriva da uno che fa sempre il lavoro sporco, che di meriti ed elogi ne riceve pochi e troppo raramente. Un calciatore che sotto la guida di Sarri è cresciuto passo dopo passo in qualità e tecnica (per ammissione dello stesso allenatore, ndr). Un centrocampista che abbina corsa e grinta a guizzi d'estro che spesso permettono al Napoli di trovarsi in superiorità numerica in fase offensiva: Allan.
Il brasiliano, approdato dall'Udinese in azzurro nel 2015 (per 12 milioni di euro più il prestito biennale con diritto di riscatto di Duvan Zapata ed il cartellino di Britos), si è conquistato la fiducia dei compagni e del pubblico con sudore e sacrificio. Non a caso è uno degli imprescindibili di Maurizio Sarri, in una zona di campo nella quale i rincalzi di qualità non mancano. Il suo arrivo è accolto con pacato entusiasmo: non era certo il calciatore maturo e pronto che è oggi, ma i presupposti c'erano.
Sigla il suo primo gol in azzurro il 13 settembre 2015 nel pareggio contro l'Empoli. Nella sua prima stagione a Napoli metterà la firma su altre due reti (Lazio e Milan) superando i due gol fatti ad Udine in 116 presenze. Un apporto realizzativo che non fa esaltare, certo. Ma quando i gol di un centrocampista di contenimento diventano 3 in sole 18 presenze? In questo caso ci si può fermare un attimo a guardare i dati del calciatore.
Nel Napoli le volte in cui è sceso in campo sono 119, in 7 occasioni ha trovato la via del gol. In questa stagione Sarri lo ha schierato per ben 18 volte ed ha siglato 3 reti: Benevento, Sassuolo e Sampdoria. Quest'ultima ha suggellato una prestazione strepitosa, da migliore in campo. Riporta il Napoli in partita sfruttando un tiro di Callejon parato da Viviano, recupera un pallone a ridosso dell'area d rigore dei blucerchiati che permette ad Insigne (su assist di Mertens) di andare sul 2-2. È ancora protagonista nell'azione che porta al 3-2 tenendo palla e provando il dribbling, sulla palla si avventa sempre il belga che serve al centro per Hamsik. Lo slovacco si porta a quota 116 gol con il Napoli, ma quella è un'altra storia.
In una stagione nella quale si insegue un sogno tutti devono dare il massimo ed Allan non si tira certo indietro quando c'è da rimboccarsi le maniche. Anche perché il Mondiale si avvicina ed è un osservato speciale di Tite. Il centrocampista del Napoli, infatti, si sta giocando un posto nella lista dei convocati del ct per Russia 2018, oltre il titolo di Campione d'Italia in maglia azzurra. Il destino è tutto nei suoi piedi, quelli che fino a questo momento hanno fatto gioire i tifosi partenopei a suon di recuperi palla, dribbling e qualche rete.
Foto SSCN
REDAZIONE - Armando Inneguale.
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