In ritiro, per la prima volta, con la Nazionale maggiore del Brasile, Allan emozionato racconta le sue sensazioni.
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Allan: “Ancelotti meraviglioso, Sarri più chiuso. Brasile? Sogno realizzato, nessuna chiamata dall’Italia”
Dal ritiro col Brasile Allan ha parlato della sua maturazione con Ancelotti e Sarri
Il calciatore azzurro si dice felice di aver realizzato un sogno, e ne ha descritto l'attesa. Di seguito le sue parole riportate da La Gazzetta dello Sport: "Dopo sette anni in Italia, fra Udinese e Napoli, sono maturato tantissimo superando anche dei momenti difficili. Sono un altro rispetto a quando ho lasciato il Brasile. Negli ultimi tempi a ogni convocazione della Selecao speravo di far parte della lista, e provavo un grande senso di attesa. Poi rimanevo triste non vedendo il mio nome, però mi dicevo che il Brasile ha tanti giocatori di qualità sparsi per il mondo e che quindi per realizzare il mio sogno avrei dovuto dare ancora di più. Quando finalmente ho visto il mio nome nell’elenco dei convocati, ho festeggiato a lungo con la mia famiglia. Ho realizzato la massima aspirazione di ogni giocatore. Ora spero che sia anche un punto di partenza”.
SARRI E ANCELOTTI - "Con Sarri giocavamo con il 4-3-3 e io facevo l’intermedio di destra. Adesso invece, con Ancelotti, facciamo il 4-4-2 con due mezzali. Ma ciò che davvero conta è dare sempre il massimo, non importa in che ruolo o con quale modulo. Ancelotti è una persona meravigliosa, un allenatore con il quale a ogni calciatore piacerebbe lavorare. È intelligente, tranquillo, tenta sempre di aiutarci e senza mai gridare. Il gruppo è tutto dalla sua parte. Sarri è più chiuso e un po’ agitato, ma tutti e due sono persone stupende che mi hanno aiutato tanto".
CHIAMATA DELL'ITALIA - "Ho letto di questa cosa su internet, ma vi garantisco che non ho avuto contatti, e che nessuno della federazione italiana ha mai parlato con me".
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