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Alessandro Renica, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del

Alessandro Renica, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del

Alessandro Renica, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Mattino: Zero gol subìti dopo 180′, una rarità in casa Napoli. Era accaduto soltanto una volta in questa stagione prima di sabato...

Redazione

Alessandro Renica, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Mattino:

Zero gol subìti dopo 180′, una rarità in casa Napoli. Era accaduto soltanto una volta in questa stagione prima di sabato scorso, quando la formazione di Sarri liquidò prima l’Inter e poi il Cagliari. Non sarà mica la volta buona? Alessandro Renica, il libero dell’epoca Maradona che vinse tutto con gli azzurri non ha mai nascosto le proprie simpatie verso l’allenatore di Figline. «Sabato il Napoli ha vinto sfruttando una grande giocata di Jorginho e Mertens. Poi gli spazi si sono inevitabilmente aperti e le cose sono andate meglio. Gli episodi sono sempre determinanti nel calcio, come il palo colpito da Zapata. Altre volte quel pallone sarebbe finito in rete. È comunque un dato di fatto che nelle ultime settimane la fase difensiva sembra essere ben registrata».

Merito di chi o di cosa?

«Gli insegnamenti di Sarri, in questo settore, sono il top. Per far funzionare alla perfezione la sua linea a quattro, occorre la convergenza di tanti fattori. I difensori del Napoli si muovono con armonia però questo può non bastare: il più delle volte sono gli errori individuali che provocano gli errori del reparto».

Albiol e Koulibaly insieme offrono maggiori garanzie?

«Sono una coppia collaudata, con ogni probabilità la più affidabile secondo Sarri. Il tecnico ha dovuto fare i conti prima con l’infortunio dello spagnolo e poi con la partenza dell’altro per la coppa d’Africa. Adesso pare che abbiano ritrovato l’intesa dei giorni migliori».

La Roma ha preso meno gol ed è davanti in classifica.

«Come la Juventus del resto, che ha la miglior difesa e sta un po’ di gradini sopra la Roma. In Italia è troppo importante subìre poco ma non è vero che il bel gioco non paga. Ammiro il modo in cui Sarri fa giocare il suo Napoli ma se una squadra viene al San Paolo e si difende bene, portando via un punto come ha fatto recentemente la Juventus, non le si può dare torto».

Saranno le difese di Napoli e Roma a decidere la volata per il secondo posto?

«Nel calcio è sempre difficile fare previsioni, però abitualmente di questi tempi la spunta chi mantiene fino alla fine della stagione grande freschezza di condizione atletica. Da questo punto di vista gli azzurri sono messi abbastanza bene. Il problema è che spendono tanto in campo ma raccolgono troppo poco: in questi casi non è mai facile mantenere alto l’entusiasmo. Sarri deve provare a vincerle tutte, mi pare che il calendario non sia tanto sfavorevole rispetto ai giallorossi».

Il divario con la Juventus si sta riducendo?

«Il club ha messo su un gruppo di prospettiva molto interessante perché è giovane e composto da elementi che potranno aprire un ciclo vincente. Sarà fondamentale trattenere i giovani talenti, crescere con Sarri senza cambiare ogni anno casacca sarebbe fondamentale. Bisogna vedere se il Napoli sarà in grado di mantenere i suoi gioielli quando gli altri inizieranno a puntare insistentemente gli occhi su di loro».

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