E’ un affare di Stato, per la Polonia: perché l’Europeo Under 21 si gioca in casa, perché avere Zielinski e Milik certo sposta i valori. Ma è anche un affare di cuore: perché ci sono momenti, nella vita di un calciatore, che alcuni avvenimenti possono avere un senso. Ma è un affare non semplice da risolvere, e si sta ricorrendo ai buoni uffici, a rapporti consolidati ed anche un po’ al buon senso, sapendo che poi – dalla scelta – dipenderà anche la programmazione per il futuro. E’ tutto chiaro, ormai, ed anche il calendario della prossima stagione sta per essere approntato: la Roma ha un punto di vantaggio, può bastarle per andare direttamente in Champions e dunque costringere il Napoli a prepararsi dai primissimi giorni di luglio, quando Sarri vorrebbe avere tutti quelli che può permettersi (perché ci saranno le Nazionali).
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E’ un affare di Stato, per la Polonia: perché l’Europeo Under 21 si gioca in casa, perché avere Zielinski e Milik certo sposta i valori. Ma è anche un affare di cuore: perché ci sono momenti, nella vita di un...
NO UNDER. L’impegno più faticoso, però, e quello che rischierebbe di sottrarre uomini al Napoli sarà proprio l’Europeo Under 21, che comincerà il 16 giugno e si chiuderà il 30: significherebbe, praticamente, perdere sia Zielinski che Milik (che il giovane Lasicki) proprio per il ritrovo, quando invece centrocampista e centravanti, fisiologicamente e in rispetto alle normative, a quel punto dovrebbero andare in vacanza. Il Napoli ha già fatto capire a Boniek che non ci sono grossi margini di intervento: se ne riparlerà, certo che sì, perché il presidente della federazione polacca tenterà di riprovarci, ma con scarse possibilità. Lo scenario potrebbe modificarla la volontà dei calciatori, che però avvertono il peso di un anno avvincente e dispendioso, che contiene anche le fatiche dell’Europeo del giugno scorso.
GLI INDIZI. Manca l’ufficialità, a quella si arriverà tra un po’, forse subito dopo la partita di domenica prossima a Marassi, ma ci sono segnali inequivocabili, nei quali è anche sin troppo semplice andare a leggere. Il 23 marzo, quando era già cominciato il balletto delle dichiarazioni, di Zielinski e Milik ha parlato anche Lewandowski, non proprio uno qualsiasi, che l’ha toccata piano o almeno sinceramente. «Credo che entrambi abbiano già dimostrato di essere dei grandi giocatori e quindi non devono per forza andare a fare l’Europeo under 21. E anche se lo vincessimo, cosa cambierebbe?». Insomma, affari loro: di Zielinski, di Milik, del Napoli. Se non si è capito, è un affare complicatissimo, che tende a saltare. CdS.
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