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UEFA, Abete: “Presto discuteremo sul protocollo antirazzismo. Supercoppa in Arabia? Il calcio fa crescere”

Redazione

UEFA, Abete: "Presto discuteremo sul protocollo antirazzismo. Supercoppa in Arabia? Il calcio fa crescere".

A Radio Marte nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giancarlo Abete, vice presidente UEFA:

"Il calcio italiano prova a diventare nuovamente importante e le ultime prestazioni della Nazionale sono di buon auspicio. L'eliminazione dal Mondiale brucia ancora, ma si prova a recuperare competitività. Poteva andare meglio alle italiane in Champions, ma le nostre squadre hanno dimostrato di poterci stare in Europa e speriamo vadano più avanti possibile".

Cori razziali e antisemiti? "In tanti vogliono reprimere questi comportamenti e allontanare l'immagine negativa che queste situazioni comportano. Il problema però non è la norma, ma l'applicazione della norma. In occasione del consiglio federale che dovrebbe essere a fine mese, bisognerà affrontare il discorso protocollo e mi pare che l'attenzione di Gravina sia orientata a migliorare il protocollo affinchè venga applicato per limitare i danni di delinquenti travestiti da tifosi che fanno solo male al mondo del calcio. Il razzismo è una problematica di livello mondiale. UEFA e FIFA hanno chiesto maggiore sensibilizzazione sull'argomento razzismo, lo hanno fatto anche a seguito dei "buu" a Koulibaly segnalando l'esistenza del quadro normativo e la necessità di rispettare il protocollo. Ogni volta che si pone l'attenzione su questo tema, in parallelo emergono questi signori che rivendicano il loro essere fuori dalle norme dando vita a manifestazioni inaccettabili. UEFA e FIFA hanno ribadito che c'è una norma che va rispettata e sono certo che il consiglio federale interverrà per migliorare l'applicazione del protocollo".

Supercoppa in Arabia Saudita? "Il calcio paga e detto tra di noi deve pagare. E' naturale che esprime positività e rischi. Conosciamo problemi e criticità dell'Arabia Saudita e i rapporti si trattengono con tutta la comunità internazionale. Il calcio non rompe gli equilibri, ma può essere l'occasione per mettere un focus e magari anche un'opportunità per crescere".