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Addio a Lina Wertmüller, l’immensa regista che ha amato Napoli e il Sud

Addio a Lina Wertmüller, l’immensa regista che ha amato Napoli e il Sud - immagine 1

È morta a Roma la regista e sceneggiatrice Lina Wertmuller, aveva 93 anni

Luigi Orti

Si spegne oggi la regista e sceneggiatrice Lina Wertmüller all'età di 93 anni. La regista dedicò gran parte della sua carriera all'Italia girando numerosi film nel territorio nostrano come "Mimì metallurgico ferito nell’onore" e "Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto".

Muore a 93 anni l'immensa regista Lina Wertmuller

Addio a Lina Wertmüller, l’immensa regista che ha amato Napoli e il Sud- immagine 2

La carriera di Lina Wertmüller inizia nel 1953 come assistente alla regia nel film d'esordio di Virna Lisi"E Napoli canta", mentre nel 1959 è autrice della prima edizione di Canzonissima. Apparirà come aiutante e attrice di Federico Fellini sia nel film "La dolce vita" che per "8 e mezzo".

Il suo debuttocome regista lo fa nel 1963 con "I basilischi", film ispirato a Palazzolo San Gervasio in provincia di Potenza, città di origine del padre. Girerà altri film negli anni '60 tra cui "Il giornalino di Gian Burrasca", "Rita la zanzara" e "Non stuzzicare la zanzara" che vedono come protagonista l'attrice Rita Pavone. Nel 1965 si lega sentimentalmente a Enrico Jobs, scrittore, sceneggiatore e pittore con il quale passerà 44 anni della sua vita.

Il suo periodo di successo inizia negli anni '70 nei quali dirige gli attori Giancarlo Giannini e Mariangela Melato nei suoi film più cult "Mimì metallurgico ferito nell’onore" e "Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto". Proprio Giannini è presente nel film "Pasqualino Settebellezze" con il quale ottiene 4 nomination all'Oscar, tra cui miglior regia e miglior attore. Proprio questa candidatura a miglior regia la rende la prima regista donna ad essere candidata agli Oscar in quella categoria.

Negli anni '80 dirige pochi film tra cui un vero e proprio successo al botteghino che vede Paolo Villaggio come protagonista intitolato "Io speriamo che me la cavo". Gli ultimi suoi lavori risalgono al 1999 con "Ferdinando e Carolina" e al 2004 con "Peperoni ripieni e pesci in faccia", il secondo vede Sophia Loren come protagonista. Nel 2010 riceve il David di Donatello alla carriera, nel 2015 la cittadinanza onoraria di Napoli e infine nel 2019 le viene consegnato l'Oscar alla carriera.