Lazovic? È il nostro capitano. Le critiche le prendiamo tutti, ma noi siamo dei professionisti e dobbiamo dimostrare equilibrio sempre, consapevoli che la nostra gioia arriverà tra dieci mesi. Oggi gli ho chiesto grande sacrificio, avendo dovuto fare il quinto, e non è mai calato fisicamente. La mentalità fa la differenza, sempre! Quando hai la giusta mentalità, riesci a raggiungere risultati che neanche avresti immaginato.
Squadra che ha dimostrato un'energia positiva? Certo. A differenza della scorsa, non l'abbiamo subiti. I calciatori sono stati bravissimi ad interpretare la gara. È normale subire tiri dal Napoli, che rimane uno squadrone, tuttavia, anche noi abbiamo avuto le nostre occasioni. Appena alcuni calciatori si sono sciolti, abbiamo cominciato a giocare a calcio.
Prestazione di Livramento? È la stessa domanda ribaltata quando mi dite che sbaglio i campi. Alla fine, quando azzecco i campi, il merito è mio. Ma noi tecnici non abbiamo la palla di cristallo. Sono stato bravo a prendere le scelte giuste, come quelle di Livramento che ha segnato un gol. È la dimostrazione che la squadra è con me e che mi segue ciecamente.
Modulo? È determinato dalla scelta del modo di difendere. Ho sempre lavorato con una difesa a quattro, lavorando poco sullo spazio e tanto sull'inserimento, ma in rosa ho dei ragazzi predisposti ad essere aggressivi. I calciatori stranieri sono più abituati a lavorare nell'uomo contro l'uomo e, di conseguenza, dovevamo velocizzare il processo di crescita. Contro il Napoli bisognava difendere in superiorità numerica, a differenza della gara col Cesena. Non potevamo difendere in quattro contro cinque. Quando giochi uomo su uomo, il modulo viene determinato a specchio: ti adatti all'avversario.
Cosa ho detto ai ragazzi a fine primo tempo? Ciò che mi ha sorpreso di più è stato il risultato di settimana scorsa. Ammirandoli tutti i giorni in allenamento, non mi aspettavo un approccio del genere. Tuttavia, ad agosto è normale sbagliare una partita. Anzi, queste prestazioni ci aiutano a crescere. Settimana scorsa non avrei mai pensato che Mosquera avrebbe potuto siglare una doppietta col Napoli, invece è accaduto. È questo che serve a noi: la fame.
Prestazione del primo tempo? Eravamo in sofferenza, stavamo ancora giocando sotto il nostro standard. Nella ripresa, tanti calciatori sono cresciuti e, pertanto, abbiamo potuto dimostrare le nostre capacità prettamente tecniche".
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