Lazio, gli Ultras rispondono con un comunicato assurdo alla chiusura della Curva

Gli utilissimi Ultras della Lazio hanno risposto alla dura chiusura da parte del Giudice sportivo della loro curva, a seguito dei cori clamorosi contro Umtiti e Banda durante Lecce-Lazio. L'Italia è scandalosamente un Paese che sta in mano a queste persone in ogni àmbito: senza competenza, neanche tifosi veri e impunibili. Se fosse stato diversamente, la stessa Lazio avrebbe preso provvedimenti per scacciarli invece di fare addirittura ricorso. La risposta è arrivata molto presto, con un comunicato da brividi in cui si ritiene giusto non chiudere anche altre Curve nonostante gli insulti etnici e territoriali. Forse Tarzan avrebbe parlato meglio.

Il comunicato degli Ultras della Lazio

Lazio (Getty Images)

Di seguito il comunicato allucinante:

“Il solito calcio ipocrita, i soliti signori del pallone che seguono il politicamente corretto pronti a giudicare, condannare e punire. Ci si indigna per un coro e si chiude un settore intero di 10mika posti, per quale motivo? E allora ricordiamo a lorsignori che hanno acconsentito, per soldi, a disputare un Mondiale in Qatar, con un giro di mazzette di milioni di euro scoperto tra gli eurodeputati per favorire la competizione. In un Paese veramente razzista, omofobo e discriminatorio fino al midollo, dove le donne non possono nemmeno uscire di casa. Ed ancora, rinfreschiamo la memoria: ogni domenica, perché questo è lo stadio da sempre, si insultano tifoserie avversarie con cori del tipo ‘zingaro’, ‘terrone’, ‘nomade’, madri e figli, ma nessuno si è mai preso la briga di chiudere una curva. Ed è giusto che sia così. Lo hanno fatto con noi laziali, per colpirci, per affossarci in nome della lotta (falsa) al razzismo che usano come vogliono loro. Noi andiamo avanti, senza piegarci e sempre a difesa della nostra Lazio, in ogni stadio d’Italia e d’Europa. Alla faccia di chi ci attacca e contro chi vuole piegarci, con la consapevolezza che non ci riusciranno mai”.