"Ieri, poco prima dell’inizio della partita (con il Torino, ndr), dopo aver macinato centinaia di chilometri e avendo fatto tutti i sacrifici del caso, ci siamo ritrovati con un provvedimento di sospensione totale del campionato, un provvedimento che non ha né connessione con la nostra società attuale e nemmeno con la celebrazione della Pasqua cristiana - denunciano gli ultras del club friulano -, dal momento che, fino a poco prima, ai tifosi era stato chiesto di sacrificare il tempo con la propria famiglia al fine di seguire la propria squadra di calcio anche in un giorno di festa. Un provvedimento ipocrita che non è stato attuato in passato per situazioni nazionali ben più gravi. Un provvedimento - affermano con tono irrequieto coloro che compongono la Curva Nord del Bluenergy Stadium - emanato sempre da parte di chi non ha voluto dedicare neanche un minuto di silenzio per dei giovani ragazzi morti al seguito della propria squadra".
"A tutto questo si aggiunge la totale mancanza di rispetto nei confronti di migliaia di tifosi in tutta Italia, che hanno speso soldi, tempo ed energie per poterci essere, magari attraversando l’Italia intera: sia rinviando la partita, sia fissando il rinvio a meno di 48 ore di distanza, fregandosene di potergli permettere una riorganizzazione per poter essere allo stadio e fregandosene, oltretutto, anche del rispetto per il Pontefice di cui hanno voluto rispettare la morte lunedì, ma 48 ore dopo, invece, il baraccone dovrà andare avanti, a riprova della totale ipocrisia della decisione. Per questo motivo - conclude il corpo ultras dell'Udinese -, la Curva Nord mercoledì non sarà presente a Torino e chiede alle istituzioni rispetto per tutti i tifosi, considerati ogni volta l’ultima ruota del carro, quando senza di loro non ci sarebbe più nulla se non continue pubblicità, slogan vacui e stadi silenziosi. Ora e sempre Forza Udinese!"
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