Questo, invece, è stata la nota precedentemente condivisa da Dazn sul suo sito ufficiale: “Dazn lancia oggi il nuovo ciclo di diritti televisivi della Serie A. Allo stesso tempo, però, l’azienda prosegue nella sua iniziativa, annunciata a fine maggio, di liberarsi di 14 dei 32 giornalisti presenti in azienda. È stato aperto un tavolo sindacale per cercare di gestire la questione nel modo meno traumatico possibile e il ceo, Stefano Azzi, ha dichiarato ai media che Dazn non ricorrerà allo strumento dei licenziamenti. La redazione giornalistica, tuttavia, non ritiene la decisione di rinunciare a 14 giornalisti compatibile con il nuovo piano editoriale di Dazn. Un piano che la redazione giudica un evidente passo indietro rispetto al passato, visto che prevede che solo 5 partite su 10 per ogni giornata di Serie A siano coperte da giornalisti di Dazn inviati sul posto. In un’intervista di inizio giugno lo stesso Azzi, nel presentare il nuovo ciclo di Dazn, ha parlato di «numerosi investimenti per innovare il prodotto calcio» e di «rinnovo dell’offerta editoriale rafforzando il racconto». La redazione si chiede come sia possibile innovare il prodotto calcio e rafforzare il racconto rinunciando a quasi la metà dei giornalisti in organico. L’assemblea dei giornalisti, che si è riunita in via straordinaria, ha quindi proclamato lo stato di agitazione sindacale e ribadito forte preoccupazione per i posti di lavoro”.
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