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Tavecchio a Tmw: “Se la Serie A si ferma il sistema collassa. Playoff ipotesi non più secondaria”

Carlo Tavecchio, ex presidente della FIGC (Photo by Marco Rosi/Getty Images)

L’ex presidente della FIGC Carlo Tavecchio è intervenuto a Tuttomercatoweb e ha parlato della situazione attuale del calcio italiano, intaccato e minacciato dal Covid-19. Chiosa finale sulla situazione di Juventus – Napoli, che tanto...

Mattia Fele

L'ex presidente della FIGCCarlo Tavecchio è intervenuto a Tuttomercatoweb e ha parlato della situazione attuale del calcio italiano, intaccato e minacciato dal Covid-19. Chiosa finale sulla situazione di Juventus - Napoli, che tanto sta facendo discutere nell'ultima settimana. Ecco uno stralcio della sua intervista esclusiva.

L'intervista di Tavecchio a Tmw

Carlo Tavecchio, ex presidente della FIGC (Photo by Marco Rosi/Getty Images)

Fonte: tuttomercatoweb

"Il problema è duplice: la salute dovrebbe essere la prima cosa che conta sotto ogni aspetto, culturale, sportivo e industriale del paese. Mi sembra che sia messa in grande difficoltà dal punto di vista del controllo. Poi subito dopo viene il discorso economico, che riguarda soprattutto i club calcistici. Ci sono abbonamenti, biglietti, sponsor, tifosi. Le perdite sarebbero troppo grosse. E' un momento delicato: il Governo dovrà prevedere degli aiuti strutturali".

Sul possibile stop al campionato.

"Serve continuare la stagione. La gente non può stare senza niente: il campionato è una delle opportunità più importanti per gli italiani, se dovessero togliere pure questo... E poi c'è il problema dei diritti tv: se si perdono anche quelli, il sistema collassa completamente".

Cosa farebbe lei se oggi fosse ancora alla guida della FIGC?

"Non vorrei essere nei panni di Gravina. Dovrà valutare delle ipotesi come play-off e play-out che data la situazione non sono di poca importanza. La Federazione deve sostenere la continuità della stagione".

Su Juve-Napoli.

"Se come dicono sia vero, che l'ASL è intervenuta, c'è una discrasia tra i poteri dello stato. Un conto è il Ministero della Salute ma nel protocollo pare che ci fosse la possibilità dell'ultima parole dell'Azienda Territoriale. Se è intervenuta, è un problema di non poco conto. Chi si prende la responsabilità di andare contro? L'accordo coi club però così salta.. Non si capisce da dove iniziare. In un sistema paese non può mancare come manca adesso il manico!".