Il virologo Giulio Tarro, candidato due volte al Premio Nobel per la Medicina, è intervenuto oggi ai microfoni di Radio Punto Nuovo esprimendo i propri dubbi sul protocollo scelto per la ripartenza. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926.it:
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Prof. Tarro critico: “Protocollo stupido ed esagerato, vi spiego”
Il virologo Giulio Tarro, candidato due volte al Premio Nobel per la Medicina, è intervenuto oggi ai microfoni di Radio Punto Nuovo esprimendo i propri dubbi sul protocollo scelto per la ripartenza. Ecco quanto evidenziato dalla redazione...
“Coronavirus come SARS? Prima della prima SARS i virus arrivavano e se ne andavano da soli. Poi la SARS è arrivata ed ha lasciato l'impronta, un'altra nel 2015 in medio oriente e poi c'è il Covid. Se guardiamo in Israele e Scandinavia, non ci sono state queste chiusure, hanno continuato a vivere. In Danimarca sono tornati subito a scuola, in Germania si riparte, qui abbiamo chiuso tutto, interrompendo una macchina. Quando in Germania si aprì leggermente, subito urlarono all'aumento dei casi, facendo cattiva informazione visto che il tempo di incubazione è di 14 giorni".
Tarro critico: "Protocollo stupido ed esagerato"
"Protocollo? Mi sembra stupido ed esagerato. Sono arrivati i kit per la determinazione degli anticorpi nel sangue. I tamponi sono sempre pieni di falsi negativi e falsi positivi. Se uno va all'ASL con questo risultato, non viene neanche accettato, siamo sempre in ritardo. I ragazzi hanno bisogno di stare insieme, possono anche infettarsi, ma sarebbe un'influenza banale. I nonni andrebbero protetti, ma i ragazzi lasciamoli andare".
La biografia del Professore
Giulio Tarro è un illustre medico classe 1938, laureato all’Università Federico II con il massimo dei voti. E’ stato allievo di Sabin (il virologo cui si deve il vaccino contro la poliomielite) e poi due volte candidato al Nobel per la Medicina. Egli è stato colui che ha “scovato” il colera, fornendo un contributo imprescindibile per debellare l’epidemia.
È stato primario di virologia presso l’Ospedale Cotugno dal 1973 al 2006, nonché direttore di Dipartimento dei Servizi Diagnostici dell'ospedale dal 2003 al 2006, quando è stato proclamato Primario Emerito del nosocomio. Inoltre, ha condotto progetti diagnostici e terapeutici durante le epidemie di colera, epatiti ed AIDS, e più recentemente anche relativi alla SARS, all’influenza aviaria e all'influenza suina.
È stato presidente della Lega internazionale dei medici contro la vivisezione dal 1992 al 2012. Dal 1995 al 1998 è stato membro del Comitato nazionale di bioetica. Oggi è presidente a vita della Fondazione Teresa e Luigi De Beaumont Bonelli, per le ricerche sul cancro, e dal 2008 è presidente della Norman Academy, un'associazione no-profit della Florida che persegue lo scambio interculturale ed interreligioso tra i popoli.
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