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Serie A, il VAR continua a far discutere: altri 3 episodi dubbi nel sabato di calcio

Continua a far discutere il Var in Serie A
Non c'è pace per gli arbitri e la tecnologia. Nella giornata di oggi altri episodi hanno scatenato il pubblico in Empoli-Milan e Torino-Genoa
Angelo Salzano

Il VAR ha aiutato tantissimo il mondo del calcio italiano da quando è stato introdotto nell'ormai lontana stagione 2017/2018. Continua a far discutere però il regolamento e le dinamiche di utilizzo e di valutazione di questa tecnologia. Durante il corso del campionato ci sono stati parecchi episodi dubbi, che anche della giornata di oggi non sono mancati ed hanno fatto parlare tutti dai social alle società.

VAR, la clamorosa incongruenza in Empoli-Milan

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Nel match delle 18:00 abbiamo assistito ad un errore senza precedenti. Infatti, Colombo, partito in offside era spedito in solitaria verso la porta del Milan, il difensore rossonero Fikayo Tomori lo ha atterrato ed ha incassato il secondo giallo, quindi espulsione. Tutto lasciava pensare ad una revisione del VAR per annullare il rosso visto il fuorigioco dell'attaccante dell'Empoli, ma non è stato così. Il Var non può intervenire su un'ammonizione, ma soltanto su un'espulsione; dunque l'inglese è andato negli spogliatoi nonostante l'azione del fallo fosse in offside. Una falla che farà tanto lavorare Rocchi e gli addetti ai lavori per migliorare il regolamento.


Torino-Genoa, rigore su Sanabria, arbitro nemmeno richiamato al VAR

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In Torino-Genoa delle 20:45, a far discutere è invece un rigore non fischiato su Sanabria. L'attaccante viene atterrato da Sabelli in area di rigore, l'arbitro lascia correre. Anche in questo caso il penalty sembrava netto, far riflettere come il Var non sia nemmeno intervenuto. Quest'episodio ha scatenato l'ira del DS del Torino Vagnati. Ecco le sue parole: "C'è la tecnologia per cambiare un errore chiaro di campo. Sanabria non può saltare, Sabelli lo butta giù. L'arbitro sbaglia in campo e si può sbagliare, ma non capisco perché la tecnologia non possa aiutarlo. Non possiamo far finta di niente, quantomeno deve essere richiamato al monitor".