Sui tempi: "Direi che spetta a noi mettere insieme i pezzi del puzzle e presentare una strategia adeguata alle autorità. Questo è ciò che stiamo facendo e chissà, forse tra uno o due anni vedremo la Serie A giocare se arriveranno le approvazioni. Noi abbiamo bisogno dell'approvazione della Federazione italiana e l'approvazione della UEFA, poi la palla passerà alla FIFA e poi tornerà alla comunità locale".
Sulla concorrenza: "È sempre una gara cercare di essere il trendsetter, perché poi arrivano i follower e il trendsetter è colui che potenzialmente trae maggiori benefici in termini di ricavi nel realizzare questa cosa. Quindi, ancora una volta, dovrebbe essere fatto in un modo che abbia senso per il club senza dimenticare i tifosi, perché non puoi giocare un derby di Milano in America perché i tifosi in Italia si arrabbierebbero molto perché quella partita ha un grande significato in Italia, quindi dobbiamo giocare in un modo che sia rispettoso del nostro pubblico".
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