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Abete: “Stop alla Serie A? Il Paese deve andare avanti, no ai messaggi di fermo”

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Giancarlo Abete ha parlato della possibilità che la Serie A venga sospesa, intervenendo questa mattina a Radio Marte

Mattia Fele

A Radio Marte, nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma, è intervenuto Giancarlo Abete, ex presidente Lega e FIGC. Focus del suo intervento il possibile slittamento di alcune giornate di Serie A a causa del Covid-19 che impazza nel nostro campionato e in quello degli altri Paesi europei.

Abete: "Fermare la Serie A? Bisogna andare avanti!"

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Di seguito un breve estratto dell'intervista:

"Fermare il campionato? Abbiamo organi di Governo che sono sul pezzo, come cittadini bisogna rispettare le decisioni che vengono assunte. Le valutazione su rischi, vincoli e obblighi sono in primo luogo di competenza statale. Il Paese cerca comunque di andare avanti, se ci fermiamo tutti è poi difficile ripartire. Tante categorie sono state costrette a fermarsi a livello economico, occupazionale e lavorativo. Il mondo dello sport dovrà essere in contatto con quello lavorativo per accompagnare i processi attraverso prudenza e attenzione. Il messaggio è 'prudenza ma andiamo avanti'.

Sulla preoccupazione in termini di salute

"Le preoccupazioni per la salute devono essere primarie, il rischio COVID-19 è diminuito in relazione ai vaccini, quindi ora i rischi sono ridotti. La situazione è work-in-progress, va gestita con la fiducia di andare avanti, con prudenza ma evitando di dare messaggi di fermo. Questi non sono i momenti per le decisioni eclatanti, dobbiamo mettercela tutta. Se qualcuno poteva immaginare che avessimo questi dati dei contagiati magari lo sentiremo. La situazione va avanti da febbraio 2020, ormai da quasi 2 anni. Abbiamo visto che cambiavano gli scenari di continuo. Sono situazioni che vanno governate strada facendo. Esistono organi competenti e preposti per questo. Bisogna accettare le responsabilità e poi magari criticare.

Sul 2021, anno positivo per il calcio italiano

"Vincere una competizione internazionale dopo 15 anni è un successo, risultato molto positivo. Ora però bisogna dare continuità, il grande calcio poi è anche quello dei grandi club quindi bisogna recuperare anche lì, sotto questo punto di vista siamo rimasti al 2010, quando ero presidente della Federazione. Speriamo che i club riescano a fare quanto ha fatto la Nazionale".