Serie A, i recordman all time per gol in una stagione: chi è il “bomber” del Napoli?

La prima punta, il ruolo di un calciatore più amato da grandi e piccini. Belli i voli all'incrocio dei portieri, esaltanti gli attributi e il carattere di certi difensori, sorprendenti le qualità da assist-man e da incursori di una specifica categoria di centrocampisti, ma l'amante (o meglio, il tifoso) del pallone e di una squadra attende solo un momento mentre assiste a una qualunque partita: quello del gol, che sia per esultare o per scacciar via dal proprio animo la tensione nervosa accumulata nell'arco dei 90'. Come ogni campionato, anche la Serie A ha i propri "recordman": uno in particolare riguarda il numero di reti segnate con indosso la maglia di un club in una singola stagione. La domanda, dunque, sorge spontanea: quali sono i calciatori a detenere tale record per ogni formazione partecipante all'edizione 2024/25 della massima serie nostrana? Andiamo a scoprirlo insieme. Inauguriamo questo (lungo) elenco con un centravanti entrato a gamba tesa nella storia circa un mese addietro: Mateo Retegui. L'italo-argentino, con la rete (che è valsa la vittoria alla Dea) siglata al Genoa nella rimonta compiuta dall'Atalanta di Gian Piero Gasperini per 2-3 in quel di Marassi, ha toccato quota 25 gol stagionali in 36 presenze fatte registrare in Serie A: battuto il precedente record detenuto da Filippo Inzaghi (24 marcature nell'annata 1996/97). Proseguiamo in ordine alfabetico e (travisando le parole di una canzone di Michele Salvemini, in arte Caparezza) "annunciamo al pubblico" Gino Pivatelli, recordman nella storia del Bologna: 29 gol messi a segno in 30 presenze di Serie A per il classe '33 nella stagione 1955/56 con indosso la maglia rossoblù (numeri che gli valsero il titolo di capocannoniere). Dal capoluogo dell'Emilia Romagna scendiamo all'estremo opposto raggiungendo quello della Sardegna: Cagliari. A differenza di quanto si possa pensare, il record di gol in una singola stagione di Serie A nella storia del club sardo non è detenuto da Gigi Riva, ma bensì da David Suazo: l'attaccante honduregno, infatti, mise a segno 22 reti in 37 presenze nell'annata 2005/06 (superando proprio le 21 marcature realizzate da "Rombo di Tuono" nel lontano 1969/70). Ci rituffiamo in un passato parecchio distante da noi nell'intento di studiare il vissuto del Como: in questo caso, il maggior numero di marcature fatto registrare nell'arco di un'annata di Serie A appartiene al compianto Vittorio Ghiandi, autore di 18 gol in 35 presenze con indosso i colori del club lombardo nella stagione 1949/50. Empoli, in ambito calcistico, è sinonimo di Francesco, o meglio, "Ciccio" Tavano: non poteva che appartenere allo storico capitano il record di reti siglate in una singola stagione di Serie A; egli, infatti, si è reso protagonista, nell'annata 2005/06, di un campionato giocato a un livello particolarmente elevato, condito dalla realizzazione di 19 gol in 37 presenze. Mancava da Gino Pivatelli un attaccante in grado di vincere la classifica capocannonieri; tuttavia, nella stagione 2005/06, al servizio della Fiorentina, Luca Toni decise esagerare: con i suoi 31 gol realizzati in 38 partite di Serie A disputate, non ottenne soltanto la corona d'Italia, ma anche quella d'Europa, dal momento che tali marcature gli valsero la conquista della Scarpa d'Oro. Prima di diventare l'eroe del Triplete in casa Inter, Diego Milito scrisse un'importante pagina di storia anche con indosso i colori del Genoa: recordman di gol in una singola stagione di Serie A (2008/09) con la maglia del Grifone grazie a 24 reti messe a segno in 31 presenze. A proposito di Inter, per trovare colui che ha realizzato il maggior numero di marcature in un unico campionato di Serie A bisogna risalire alla stagione 1958/59: il nome corrisponde a quello dell'italo-argentino Antonio Angelillo, autore di 33 gol in 33 partite disputate (le quali, ovviamente, gli permisero di conquistare il titolo di capocannoniere). Viaggio ancora più a ritroso per cercare il "recordman" nella storia della Juventus: l'uomo della storia è Felice Borel, capocannoniere nella stagione 1933/34 di Serie A con 32 gol realizzati in 34 gare di campionato. A circa un decennio (e qualcosa in più) di distanza, Ciro Immobile volle emulare le gesta di Luca Toni alla Fiorentina, con l'unica differenza che vestiva la maglia della Lazio: 36 reti (record assoluto se si prendono in esame le singole annate del campionato italiano, a parimerito con un altro calciatore che nomineremo a breve) in 37 partite di Serie A nella stagione 2019/20; tradotto: vittoria della classifica capocannonieri e conquista della Scarpa d'Oro. Per i nostalgici della Serie A dei primi anni '00, il nome di Ernesto Chevanton farà sicuramente scendere una lacrima: "El Animal" divenne il calciatore con più gol messi a referto in una singola edizione del campionato italiano con indosso la maglia del Lecce nell'annata 2003/04 grazie a 19 marcature siglate in 31 gare disputate. A onor di cronaca, tale record venne pareggiato dal montenegrino Mirko Vucinic dodici mesi più tardi. Per un Vittorio Ghiandi che scolpiva il proprio nome nella leggenda del Como, vi è un altro attaccante che, sempre nella stagione 1949/50, decise di entrare a far parte (senza neanche bussare alla porta d'ingresso) dell'Olimpo di un club lombardo: parliamo dello svedese Gunnar Nordahl, capocannoniere di quel campionato di Serie A con il Milan grazie a 35 reti fatte registrare in 37 incontri a cui prese parte. Non è ancora di tempo di spostarci dal territorio lombardo, poiché uno dei record fissati più di recente da un calciatore risale alla stagione 2023/24: in dodici mesi che lo videro attraversare un periodo di forma (per il momento) mai più riammirato, Andrea Colpani divenne (nel ruolo di centrocampista), con 8 gol segnati in 38 giornate, l'uomo ad aver timbrato più volte il cartellino con indosso i colori del Monza in una singola annata di Serie A. Qualunque parola dovessimo adoperare per elogiare la qualità tecniche di Gonzalo Higuain (specialmente nel triennio in cui ha indossato la maglia del Napoli) risulterebbe superflua. In questi casi, è sufficiente far parlare i numeri: 36 gol in 35 presenze nella Serie A 2015/16 (record assoluto per le singole annate del campionato italiano, a parimerito con il già citato Ciro Immobile). Inutile dirlo, ma tali numeri valsero a "El Pipita" il titolo di capocannoniere. Ad Alberto Gilardino non era sufficiente una stagione, necessitava di due annate consecutive da "recordman": sia nel 2003/04 (34 presenze) che nel 2004/05 (38 presenze), infatti, il "Violinosta" realizzò 23 marcature al servizio del Parma. Come per il Cagliari, anche in questo caso per il riconoscimento di "recordman" di gol in una singola stagione di Serie A verrebbe in mente subito il nome di una bandiera storica, quale Francesco Totti; e invece non è così: l'uomo che compare negli almanacchi del calcio, infatti, non è "Il Pupone", ma bensì Edin Dzeko: 29 reti in 37 gare di campionato nell'annata 2016/17 (le quali gli permisero di laurearsi "capocannoniere" per quell'edizione della massima lega nostrana) per l'attaccante bosniaco. Ultimo tuffo nel dopoguerra con Valentino Mazzola: capitano e simbolo del Grande Torino, egli realizzò 29 gol in 38 giornate di Serie A nel lontano 1946/47 (ovviamente, vinse la classifica capocannonieri). La "regola della bandiera", almeno per questa volta, non fa cilecca: il "recordman" per marcature in un singolo campionato di Serie A nella storia dell'Udinese appartiene, com'era prevedibile, ad Antonio Di Natale. "Totò" fu capocannoniere con la compagine friulana nell'annata 2009/10 grazie a 29 reti messe a referto in 35 gare disputate. L'uomo più rappresentativo della storia del Venezia in Serie A: nella stagione 2001/02, Filippo Maniero fece registrare 18 gol in 31 presenze nell'edizione di quell'anno del campionato italiano. Concludiamo questa (lunga) carrellata di nomi con un "doppione": oltre che della Fiorentina, infatti, Luca Toni è anche il "recordman" dell'Hellas Verona per gol segnati in una singola stagione di Serie A. Nell'annata 2014/15, all'alba dei 38 anni, il centravanti tricolore timbrò il cartellino per 22 volte in 38 giornate di campionato (egli vinse addirittura la classifica capocannonieri, a parimerito con Mauro Icardi dell'Inter).