Serie A, si ricomincia: chiamata tra Malagò e Gravina. I dubbi

Tanti attriti, tanta confusione. Il Coni attacca la Figc, probabilmente senza volerlo. Malagò non ha usato parole dolci dei confronti di Gravina, ma d'altronde la situazione appara tutt'altro che rosea.

Chiamata tra Malagò e Gravina. In ballo il futuro

"Si sta generando un dibattito estremamente confuso e fortemente divisivo che non può portare a qualcosa di buono", così Malagò - presidente del Coni - ha trattato l'argomento calcio. Celere la risposta del presidente della FIGC, Gabriele Gravina: in una telefonata privata - secondo il Corriere dello Sport - i due si sarebbero sentiti per discutere della ripresa del campionato. Malagò a Gravina ha chiesto spiegazioni su un possibile accordo tra il fronte scudetto e quello retrocessioni (Lotito, Cellino ecc.).

Di fatto pare impossibile mettere d'accordo tutte le parti in questione, qui nasce la preoccupazione del Coni. Si dice che la Serie A (e i campionati minori) possano ripartire: si fanno protocolli, dichiarazioni, ma alla fine dei conti gli scontri continuano a esserci e il re-start sembra fragile.

Gravina ha confortato Malagò, predicando calma e richiedendo tempo: "Bisogna comprendere che non riprendere significa perdere 300 milioni di euro", una delle frasi possibili accennate dal presidente della FIGC. Ed è vero, il calcio vale tanto: ma sarà davvero possibile riprendere in sicurezza? Mettere d'accordo tutti? Soltanto il tempo lo dirà.

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