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serie a

Salernitana, Ribery si presenta: “Io come Maradona al Napoli? Non sono qui per…”

Franck Ribery, Diego Demme e Hirving Lozano (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Le dichiarazioni del campione francese

Giovanni Montuori

Ribery è un nuovo calciatore della Salernitana: il francese è sbarcato in città e si è presentato ufficialmente con la maglia granata, parlando anche del paragone con Maradona fatto dal direttore sportivo del club. Di seguito le sue dichiarazioni.

Ribery sul paragone con Maradona

 (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

"Mi sento benissimo e sono a disposizione per aiutare la Salernitana a raggiungere la salvezza. E' importante trovare subito il ritmo, ma sono consapevole che allenarsi con la squadra è tutt'altro rispetto a svolgere una preparazione personalizzata. Ho scelto Salerno perchè ho avvertito il calore della piazza, oggi l'abbraccio con il pubblico è stato veramente bello e non vedo l'ora di cominciare. So che il direttore ha paragonato il mio arrivo a quello di Maradona a Napoli, ma non sono venuto qui per parlare dei titoli che ho vinto. Quando sono al campo non contano le coppe che ho alzato, la mia mentalità  è completamente diversa: ho bisogno di un pochino di tempo, ma già da domani inizierò ad aggregarmi al gruppo e ho parlato con lo staff medico e con l'allenatore per farmi trovare pronto. Ringrazio pubblicamente il direttore generale Marchetti e il direttore sportivo Fabiani.

Sono un giocatore tecnico, ma so che conta il collettivo e devo aiutare i calciatori più giovani. Il mio ruolo all'interno dello spogliatoio dovrà essere importante, è la comunicazione che fa la differenza. La trattativa è nata in poco tempo, ho sentito il direttore sportivo Fabiani e, attraverso una videoconferenza, mi ha trasmesso grande carica emotiva. Non ero ancora arrivato ma ho avvertito amore, anche da parte dei tifosi. L'ho apprezzato moltissimo e questo ha inciso significativamente sulla mia scelta. Non potevo rispondere a tutti, ma reputo incredibile la passione della gente. Non potrò mai dimenticare la folla che c'era allo stadio per me, riesco ancora ad emozionarmi pur avendo giocato nei più prestigiosi stadi del mondo. Vi ringrazio ancora, tocca a me ripagare la fiducia".