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Roma, Mourinho: “Le prime cinque squadre hanno qualcosa in più, vi spiego”

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José Mourinho, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa

Francesco Melluccio

JoséMourinho, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida in Toscana con l'Empoli. Il portoghese ha parlato dei problemi della sua squadra, che alterna belle prestazioni ad altre meno convincenti, paragonandosi anche alle prime cinque che adesso giocano un calcio diverso.

Le parole di José Mourinho sulle prime cinque e la sua Roma

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Di seguito le parole di José Mourinho, allenatore della Roma, in conferenza.

"Prima di tutto un pensiero e un abbraccio alla famiglia del mister Di Marzio. Ricordate sempre bene i momenti in cui non siamo stati bravi. A me piace vedere anche i 70 minuti contro la Juve e il secondo tempo contro il Lecce. Per noi è importante è non nascondersi dietro le scuse. Abbiamo parlato abbastanza tra di noi di quello che è successo con la Juve. Contro il Lecce ho già detto che ero io il primo responsabile. Quando uno pensa alla partita dopo e non a quella che sta giocando di solito non aiuta la sua squadra e io non l'ho aiutata. In panchina avevo giocatori che mi permettevano di cambiare la sorge della partita.

Una volta siamo quinti, una sesti e l'altra settimi. Penso che siamo lì. La classifica rispecchia il nostro valore. Le prime 4-5 squadre hanno un'esperienza superiore. Possiamo arrivare lì? Ovviamente sì. Possiamo migliorare il prossimo anno? Indubbiamente sì".

Sul mercato

"Magari ho sbagliato quando ho detto che era chiuso. Il mercato è aperto fino al 31 gennaio. Sulle cessioni dipende come vedete le cose. Ogni volta che un giocatore va in panchina sembra che la soluzione migliore sia vendere il calciatore. Se è così è complicato. Veretout è stato in panchina una gara ed è già in vendita. Carles Perez gioca 45 minuti poi esce ed è sul mercato. Non è così. Penso che la rosa che abbiamo ora è quella che arriverà a fine stagione. Abbiamo cambiato quattro giocatori con scarso minutaggio con due calciatori che hanno fatto più minuti di quelli ceduti in sei mesi. Questa è la strategia di mercato. Sergio Oliveira e Maitland hanno migliorato la nostra rosa. Sono contento perché il 10 di gennaio avevamo già fatto tutti gli acquisti".