A che punto è il suo progetto?
"Mi auguro cresca (ride, ndr). C'era della fatica, quindi spesso arrivavamo per secondi sulla palla. Abbiamo sofferto in difesa, con poca capacità di recuperare la palla sebbene in possesso siamo stati sempre pericolosi. Abbiamo sofferto, ciò mi deve far riflettere. Era la prima volta in cui giocavamo tre gare in 7 giorni, era una novità per vedere chi recupera bene e chi no, ma è tutta esperienza. Giovedì giocheremo contro un'ottima squadra, poi c'è la Fiorentina: non ho mai avuto difficoltà nel giocare tante partite, ma ci dobbiamo abituare".
Spesso il Verona arrivava prima sul pallone.
"Non ci arrivavamo, arrivavano prima loro. Questo è un problema quando giochi in casa, non te lo crea se stai basso. Se vuoi prendere la palla ci devi arrivare".
Ora vi sentite all'altezza della testa della classifica?
"Non lo so, lo dovete dire voi. Sono concentrato sulla mia squadra, per farla giocare al meglio. Mi godo la crescita di Pellegrini e Dovbyk, l'esordio di Ziolkowski. Va bene così".
La squadra si sente forte?
"Presto per parlarne, siamo soddisfatti. La classifica è meritata, ma è presto per guardarla. Ci siamo conquistati tutto, poi vedremo".
Pellegrini? Oggi siete usciti bene dalla difesa.
"Oggi la palla lunga andava bene, Dovbyk ha difeso bene i palloni. Da lì sono nati pericoli, non dobbiamo essere per forza degli esteti. Sono contento per Pellegrini, ha risposto bene e ha retto i 90 minuti. Se ha questa presenza, per noi è importante".
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