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Plusvalenze, la memoria difensiva della Juve: “Nessun elemento nuovo, già prosciolti”

Domenico D'Ausilio

Lo riporta la Gazzetta dello Sport

La Juve ha depositato la sua memoria difensiva alla Corte federale d’appello, confidando che la richiesta della Procura Figc di riaprire il procedimento sulle cosiddette plusvalenze, dopo il proscioglimento in primo e secondo grado della scorsa primavera, sia rigettata anche sulla base delle motivazioni contenute nelle pagine presentate nei giorni scorsi ai giudici. Lo riporta la Gazzetta dello Sport.

Plusvalenze, la memoria difensiva della Juve

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Ma cosa è contenuto in questa memoria? Dalla Juve non filtrano indiscrezioni. Ma la linea difensiva del club bianconero è già nota da tempo. Come comunicato anche il 22 dicembre, quando venne resa pubblica la notizia della richiesta della Procura federale. Nel comunicato ufficiale della società torinese si ribadiva la convinzione di poter dimostrare davanti alle autorità giudicanti. "La correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte federale di appello e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta". In sostanza, per la Juve non è cambiato nulla rispetto a maggio, quando tutti i club coinvolti dall’indagine furono prosciolti da ogni accusa.