Serie A, l’algoritmo non assegnerà lo scudetto. Playoff verso la bocciatura: i motivi

Playoff e algoritmo non convincono, e infatti il piano B e C in vista della ripartenza della Serie A potrà subire ancora delle modifiche. Il tutto sarà stabilito in occasione del consiglio federale in programma per il prossimo 8 giugno. Secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, già domani Gravina, in preparazione della riunione definitiva, dovrebbe preparare alcune novità. Lo scudetto non potrà essere assegnato con l'algoritmo, resterebbe soltanto la classifica come riferimento per i piazzamenti vari.

Playoff e algoritmo: come funziona e cosa non funziona

Sempre meno forza, invece, sta prendendo la soluzione dei playoff. La sua applicazione pare infatti che sarà considerata soltanto nel caso in cui il campionato non riuscisse a ripartire a causa di un positivo e quindi della quarantena di gruppo.

Solo in quel caso, ci sarebbe il tempo per gestire le due settimane di confino di squadra. Riorganizzarsi, sperando non arrivino ulteriori brutte notizie, significherebbe cominciare a giocare i playoff nella prima decade di luglio e portare in porto i verdetti entro il capolinea del 2 agosto.

Se invece, s'interrompesse per contagio il campionato già ripreso, si passerebbe direttamente all'algoritmo. I parametri considerati saranno i risultati ottenuti tra gare casalinghe e trasferte, gol fatti e subiti, ma resta un problema: la cristallizzazione della classifica non potrà produrre nessun effetto, a parità di partite. Per spiegarci: se io ho giocato il tuo stesso numero di partite e ho un punto in più di te, con nessuna combinazione possibile si potrebbe verificare un sorpasso.

Insomma, il discorso resta ancora piuttosto complesso e toccherà al prossimo consiglio federale fare chiarezza.

Luca Cerchione