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Pistocchi: “La ludopatia è una malattia. Fagioli? Emerge che alla Juve sapevano”

napoli natan pistocchi
Le parole del noto giornalista sul calcioscommesse
Giovanni Montuori

A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Maurizio Pistocchi, noto giornalista, che ha parlato del calcioscommesse e di altri temi legati al Napoli.

Pistocchi sul calcioscommesse e sul Napoli

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“L’infortunio di Osimhen in Nazionale? È una situazione dalla quale è molto difficile uscire, succede a tutte le squadre. I giocatori importanti vengono pagati dai club e si fanno male in nazionale. Probabilmente si dovrebbe pensare ad un calendario differente. De Laurentiis ha ragione, ma è una magra soddisfazione perché non può far niente per cambiare la situazione. La Nazionale italiana? Mi ha dato sensazione di organizzazione, discreta solidità, ha costruito poco in fase offensiva, però anche in un’altra azione fotocopia del gol è andata vicino a fare gol. Non abbiamo la prima punta, una volta avevamo l’imbarazzo della scelta, oggi non ne abbiamo neanche uno. Lo stesso Immobile ha dimostrato di essere un giocatore con dei limiti. È un problema che si risolverà soltanto se esploderà qualche ragazzo, ma se andate a vedere i primi 6 club di Serie A hanno stranieri in attacco.


La storia delle scommesse? È una situazione che a dir la verità, fa abbastanza ridere. La ludopatia è una malattia, quindi chi è ludopatico lo è anche se scommette su qualsiasi tematica. Il nostro codice di giustizia sportiva fa una differenza, dice che se sei ludopatico e scommetti sul calcio rischi squalifiche pesantissime, altrimenti no. Bisogna mettersi d’accordo sui diritti e i doveri di questi ragazzi. I calciatori scommettono sul calcio e lo sanno tutti. Scommettono anche allenatori e dirigenti, le società lo sanno. Con Fagioli emerge dalle chat che Bonucci e uno dei componenti dello staff tecnico ne erano al corrente. Quindi dovevano denunciare, avrebbero dovuto informare prima il club e non escludo che l’abbiano fatto e poi le autorità. Ci sono delle persone che ti raccontano che tale giocatore ha mostrato con orgoglio a tale procuratore una bolletta. C’è un’unica soluzione a tutto questo, quella di applicare molto severamente il regolamento. Non voglio essere giustizialista nei confronti di Fagioli, sapeva benissimo dove andava e che cosa faceva, lo sapeva perfettamente. Le parole del padre di Fagioli che accusa i procuratori? Non ha tutti i torti, per i procuratori questi ragazzi sono una miniera d’oro. Se è vero come dice Corona che la madre di Fagioli gli avrebbe bloccato i conti perché sapeva, anche i genitori avrebbero dovuto intervenire.

I ragazzini scommettono. Io ho un figlio di 21 anni che con cifre bassissime le sue scommessine le fa, ovviamente controllo tutto. Dallo Stato viene trasmesso il messaggio che si può fare. Trovi la pubblicità del betting su tutti i giornali. I giovani che ricevono questo messaggio cosa devono pensare? Si può fare. Una volta che viene preso il vizio, poi diventano grandi dosi se non sai limitarti. Ciclicamente si ripropone questa cosa delle scommesse. Nel calcio spesso ci sono partite concordate.

Il Napoli? Garcia è stato sfiduciato da De Laurentiis nel momento in cui ha contattato Conte, è stato sfiduciato dalle prestazioni fino ad ora. Non so se De Laurentiis pensa di essere diventato una trinità: allenatore, dirigente e direttore sportivo. Lui, in qualità di presidente, dovrebbe stare più lontano possibile dalla squadra. Tra il 5-3-2 di Conte e il 5-3-2 di Mazzarri non c’è differenza. A questo punto poteva richiamare Mazzarri. Penso che De Laurentiis abbia fatto delle valutazioni sbagliate. Garcia è un buon allenatore, ma non un top level. A Napoli serve un top level. Fossi stato io a scegliere, nel momento in cui decido di cambiare, cambio, non perdo questi 15 giorni. Serviva un allenatore che conoscesse il 4-3-3, gli avversari e le tematiche del calcio italiano. C’erano altre opzioni, bisognava avere coraggio e lucidità, Calzona poteva essere il nome giusto per il Napoli essendo stato il vice di Sarri.

Quando il Napoli prese Sarri tutti parlavano di lui come l’allenatore preso dall’Empoli. Anche Benitez poteva essere un’opzione in questo momento, un allenatore-manager con conoscenza dei giocatori e della piazza. Credo che De Laurentiis abbia dato come già perso questo campionato e abbia pensato di andare in Champions League tranquillamente, cosa non scontata al momento perché ci sono squadre che stanno crescendo. Io ero critico sull’arrivo di Garcia, ma pensavo che il Napoli potesse vincere perché aveva la rosa più forte avendo perso solo Kim”.

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