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serie a
Quando l'attuale responsabile dell'area tecnica del Bologna, Giovanni Sartori, doveva diventare ds del primo Napoli di Aurelio de Laurentiis
In occasione della finale di Supercoppa tra Napoli e Bologna, la Gazzetta dello Sport ha ricordato un episodio che vede protagonisti il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis e l'attuale responsabile dell'area tecnica dei rossoblù, Giovanni Sartori.
"Settembre 2004, i primi giorni, andò più o meno così. Mentre Aurelio De Laurentiis s’aggirava per Castel Capuano, l’angolo cupo in cui il Napoli era confinato alla Fallimentare, bisognava studiare il futuro: e nel suo digiuno (autocit.), sfogliando i brogliacci del calcio, Adl scoprì che Giovanni Sartori, l’architetto del Chievo, faceva miracoli, friggendo pesci (e pani) con l’acqua. Telefonatina esplorativa, chiacchierata amicale, tentativo e tentazione: accadde tutto in fretta e quando il 4 settembre, a un passo dalla firma per l’acquisizione del club, venne il momento di sentirsi per capire se fosse possibile unirsi per vivere felici e contenti, Sartori spiegò ad Adl le ragioni del cuore a cui fu impossibile sfuggire. Era appena cominciata quella stagione - il Napoli sarebbe partito più tardi, a campionato di C iniziato - e il direttore sportivo non volle abbandonare quella creatura che lui aveva allevato a immagine e somiglianza. De Laurentiis apprezzò egualmente, fece i complimenti e poi virò: aveva in testa di consegnare la panchina a Vavassori e dovendo cambiare si rivolse a Pierpaolo Marino, dg all’Udinese, e a Giampiero Ventura. Ma con Sartori non è cambiato nulla: la stima infinita, che 21 anni dopo s’incrocia in Supercoppa a Riad".
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