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Mourinho: “Allegri? Lo saluterò prima della partita, lo stimo ma non siamo amici”

Mourinho: “Allegri? Lo saluterò prima della partita, lo stimo ma non siamo amici” - immagine 1

Mourinho è intervenuto alla vigilia di Juventus-Roma ed ha parlato del proprio rapporto con Max Allegri

Mattia Fele

La Serie A regalerà in questo weekend delle partite interessanti: Lazio-Inter e Juventus-Roma spiccano tra le altre, portando con sé diversi spunti intriganti. Sfida tra Sarri e Inzaghi e tra Allegri e Mourinho, nonostante l'allenatore portoghese ci abbia tenuto a precisare che la sfida sarà in campo e non sulle panchine (frase piuttosto retorica, ndr). La Juventus viene da un buon periodo di ripresa, mentre la Roma continua ad alternare prestazioni strepitose a gare meno brillanti. Tra l'altro, nella prossima giornata i giallorossi sfideranno il Napoli di Spalletti.

Mourinho: "Io e Allegri? Non siamo amici, ma la sfida non è tra noi"

Mourinho: “Allegri? Lo saluterò prima della partita, lo stimo ma non siamo amici” - immagine 1

José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza alla vigilia della sfida contro la Juventus:

Su Allegri

"Allegri? Non è una sfida tra me e lui. Oggi è Juventus-Roma e in passato era Manchester-Juve. Mi farà piacere salutarlo prima della partita e dopo. C'è rispetto e stima, siamo stati tante volte insieme nelle riunioni Uefa. Non posso dire che sia una grande amicizia, ma mi piace come persona. Abbiamo un buon rapporto. Sono felice che è tornato a lavorare".

Su Orsato

"Prima della partita sono sempre contento dell'arbitro. Non mi interessa il passato e i risultati avuti con lui. Mi fido di tutti gli arbitri, Orsato ha esperienza e sono felice. Dopo la partita qualche volta loro sbagliano e qualche volta non sono felice e la critica esce, ma è normale. Ma il punto di partenza è che io sono sempre contento dell'arbitro e domani non sarà diverso. Accoglienza a Torino? Magari la stessa di sempre o diversa: non lo so. Quando l'ultima volta alla fine della partita ho avuto una reazione un po' criticata l'ho visto un po' strano. La gente è rimasta con la reazione emozionale di dieci secondi dimenticando novanta minuti di partita. Oggi si parla di rispetto, ma in quei novanta minuti si è dimenticato tutto questo. Non è un dramma".