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Roma, Mourinho: “Non sono uno str****. Napoli forte ma anche Spalletti deve temerci”

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José Mourinho presenta Roma-Napoli, gara che si giocherà domani alle 18.00, in conferenza stampa

Claudia Vivenzio

Tutto pronto per Roma-Napoli, gara che si giocherà domani alle 18.00 allo stadio Olimpico e che sarà valida per la nona giornata di Serie A. A presentare il match è José Mourinho, tecnico giallorosso, in conferenza stampa.

Roma, Mourinho: "Anche Spalletti deve aver paura di noi"

Roma, Mourinho: “Non sono uno str****. Napoli forte ma anche Spalletti deve temerci”- immagine 2

Di seguito la conferenza stampa del tecnico giallorosso José Mourinho:

Contro il Bodo c’erano giocatori come Kumbulla, Diawara e Perez che sono tre giocatori pagati oltre 70 milioni di euro. Dov’è l’errore? Possono tornare a essere utili in futuro? Quando parli di Kumbulla e Perez non ti rispondo in modo specifico, ma in modo globale. Approfitto a dire qualcosa in più. C’è tanta gente che ride di quello che ha fatto con la Roma. I Friedkin hanno ricevuto in mano…lasciami trovare la parola, perchè ce n’è una che inizia con la m ma non posso dirlo…hanno ricevuto tanti errori che altri hanno fatto. Tiago Pinto lo stesso. La proprietà ha speso tanto per rimediare a tante cose fatte prima, e c’è gente che ride. Ride con le tasche piene di soldi… Tu hai ragione. Tanti milioni spesi. Abbiamo speso soldi per cercare di creare condizioni per il successo per un progetto che ha bisogno di tempo. Quando qualcuno scrive la bugia che Mourinho non è contento, non ci può essere bugia più grande. Mourinho vuole più giocatori, come tutti. Vuole giocatori dello stesso livello per fare turn-over. Sì. Ma Mourinho non è uno stronz*o. Ha grande rispetto dei Friedkin e di Pinto, e ha accettato questo lavoro perchè capisce la situazione. Sul risultato della partita col Bodo, succede una volta nella vita. L’unico responsabile sono solo io, nè i giocatore né la proprietà, perchè ho deciso di far giocare una squadra che rischiava di perdere. Non pensavo però un disastro così. L’ho fatto per paura di infortuni, erano buone intenzioni. L’ho fatto perchè pensavamo con Napoli, Cagliari, Milan…e ho hatto male. La responsabilità è solo mia”.

Sull'incidenza dell'Olimpico sold out

“Vincere 6 a 1 contro il Napoli non cancella niente. Non mi cancella il feeling che ho, ma nemmeno la sensazione di colpa che ho. Dovevo fare il contrario, e contro il odo giocherà la squadra di sempre. E se qualcuno si infortuna, è un peccato. Abbiamo ereditato una cicatrice emozionale di un record di infortuni che non ho mai visto nella vita. E dobbiamo per forza migliorare tanto. Lavoriamo tanto con preoccupazione con dati e statistiche. Questa cicatrice mi ha anche fatto a me di pensare di far riposare gente, ma anche a bravi ragazzi di giocare. Sono bravi ragazzi, che lavorano e meritavano di giocare. Contro lo Zorya ho fatto dei cambi, ma era una squadra con un “balance”. Ma a Bodo col campo sintetico ci siamo spaventati tutti. Ho sbagliato, colpa mia. Purtroppo rimane nella storia della Roma, e non posso farci niente. E resta anche nella mia, e me lo sono meritato”.

Sugli scontri diretti

“No, non sono d’accordo con te. I numeri sono veri, ma non sono d’accordo con te. Per me c’è solo un complesso: siamo arrivati sesti e settimi nelle ultime due stagioni. Se noi questa stagione miglioriamo, ma non vinciamo con le big, per me non è un problema. A me piace giocare contro le grandi squadre. Penso che è un modo molto limitativo pensare in questo modo, e non entro in questa dinamica. Domani giocheremo per cercare di vincere”.

Sul riscatto

“Non penso a questo tipo di situazioni. Per me è tutto molto obiettivo, pragmatico. Loro sono una grande squadra, con un grande allenatore, tutte cose ovvie. Non sarà facile per loro, la Roma ha grandi giocatori e un grande allenatore. Sarà un piacere salutare Spallettone, siamo amici, ridiamo sempre. Ma la partita di giovedì non si dimentica. Preferisco perdere la Conference perchè visti i punti non è un dramma, siamo candidati ad arrivare fino alla fine della competizione. Preferisco perdere una partita 6 a 1 che sei per 1 a 0, ma non si dimentica…”

Sul rapporto con Pinto e Friedkin

“Quando abbiamo vinte quattro partite, io ho detto scherzando, ma il messaggio ha sempre un obiettivo, io ho parlato di San Pietro. Se Chiellini è infortunato, gioca De Ligt. Se Alex Sandro è stanco, gioca De Sciglio. Noi abbiamo in qualeh ruolo soluzioni alternative che non sono di livello. Stiamo costruendo una squadra, ma abbiamo bisogno di una rosa e per farlo servono più finestre di mercato e più soldi. Ma i proprietari stanno facendo uno sforzo incredibile, e devono essere rispettata. Quando mi dicono che scrivete che ho dei problemi con loro…io ho problemi? Io ho rispetto. E i romanisti devono rispettare loro e Pinto, che stanno facendo un lavoro di costruzione del futuro del club. Ci sono tanti con le tasche piene di commissioni, doppie commissioni, prendi qua e prendi la, e dopo arrivederci a tutti. E chi paga? Friedkin, Tiago e io che vado in panchina. Lasciateli in pace, stanno facendo un lavoro fantastico. Se mi possono aiutare un pochino di più a gennaio, e in estate, grazie mille. Ma non ci sono giocatori scarsi in panchina, ma giocatori di 17-18-19 anni. Missori è in panchina domani: 17 anni”.

Sugli esterni

“Penso che loro devono preoccuparsi di Zaniolo e Mkhitaryan. Tu dici bene: loro sono bravi, tutti bravi, ma anche Zaniolo, Mkhitaryan ed El Shaarawy sono bravi. Dobbiamo sfruttare i punti forti degli avversari, ma anche Luciano sa che deve preoccuparsi di noi”.

Fonte: giallorossi.net