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serie a

Due traverse non fanno un dominio: Milan-Napoli è stata banalmente “diversa”

anguissa
L'analisi su Milan-Napoli

Mattia Fele

Milan-Napoli è stata per troppi analisti una questione di fortuna da parte degli azzurri, di poco cinismo da parte degli uomini di Pioli. Non era bravo solo il vincitore e scarso il perdente nonostante il gioco, qualche tempo fa? A conti fatti, il Milan ha preso due traverse ed ha esercitato molta più pressione del Napoli (per caratteristiche dei giocatori, per idea di gioco. Il Napoli va sempre "piano" e ragionando) sugli avversari, ma con molta meno qualità. La pulizia delle linee verticali del Napoli è stata molto più evidente, oltre ad una prestazione difensiva ai limiti della perfezione. Unica difficoltà per Rrahmani e Kim è stato il duello con Giroud, uno dei colpitori di testa più esperti di tutto il circuito europeo. Trattato (sempre dai media, i famosi "bravi") come un brocco mondiale.

Milan-Napoli è stata equilibrata. Punto

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Due traverse non fanno un dominio assoluto e sbaglia Pioli a definirsi deluso per una prestazione perfetta. Non lo è stata. O avrebbero vinto. Nessuno al Maradona l'anno scorso ha imputato al Milan di aver battuto il Napoli con una zampata (proprio di Giroud) totalmente casuale, nonostante non avesse fatto che una partita difensiva o comunque occlusiva e non di spirito proprio. Domenica invece si è vista la capacità strategica del tecnico dei padroni di casa, così come al contempo si è palesata l'evidenza che non sempre la strategia può pagare, trattandosi di un gioco. Così Simeone protegge palla e fa un gol uguale a suo padre, in un Juventus-Lazio di due decenni fa. La Lazio poi vinse lo Scudetto. Dalla sua il Napoli ha invece dimostrato di saper ormai reggere gli sfoghi offensivi e asfissianti degli avversari senza subire poco, con equilibrio in difesa e poi potenza devastante quando si hanno spazi. Si sono scontrate la tecnica e l'intensità e stavolta ha vinto la tecnica. Trovare altre spiegazioni o appellarsi alla fortuna è francamente banalizzante e sconcertante.