Il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta ha toccato alcuni temi di attualità all'hotel Principe di Savoia, dove è stato ospite in occasione della presentazione del libro di Stefano Boldrini, ex giornalista e inviato della Gazzetta dello Sport autore de “Il calcio del futuro”.

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Marotta: “Senza plusvalenze le big italiane non riuscirebbero a fare mercato”
“Non credo sia preoccupante che un 40enne giochi a questo livello da noi, io vedo in lui uno spot positivo per il calcio italiano. I nostri figli si innamorano vedendo un giocatore del genere. La china del nostro calcio è in discesa, oggi il nostro campionato è di transizione e non è più l'Eldorado degli anni 2000. Oggi i giocatori arrivano da noi nella fase calante. Tutte le big italiane spendono al massimo 30-35 milioni per un 2004, un 2005, un 2006. Il Real ne ha spesi 70 per Mastantuono. I grandi club della Serie A devono ricorrere alle plusvalenze per poter fare mercato. Oggi è uno strumento caratteristico del bilancio, senza le plusvalenze Milan, Inter e Juve non riuscirebbero a presentare un bilancio adeguato. Questa è la differenza tra l'Italia e l'Inghilterra. I diritti tv inglesi, inoltre, all'estero valgono quattro volte i nostri a vengono venduti per 3 miliardi. Noi al massimo arriviamo a 200 milioni. L'aspetto economico non ci dà un potere competitivo".
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