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Mangia: “Nel calcio italiano bisogna rivedere qualcosa. Insigne? Scelta personale”

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Le parole dell'ex ct dell'Under 21

Giovanni Montuori

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Devis Mangia, CT della nazionale di Malta, che ha trattato vari temi legati al calcio italiano ed ha parlato di Insigne che ha allenato ai tempi dell'Under 21.

Mangia su Insigne e sul calcio italiano

Mertens

Le parole di Mangia:

"Malta? Stiamo crescendo, stiamo ottenendo dei buoni risultati a breve termine ma, essendo un 'progetto', come dice il nome, ci vorranno più anni per costruire qualcosa di duraturo"

Sull'esclusione dell'Italia dal Mondiale

"Un grande dispiacere, come sportivo e come italiano. Quello è il sentimento prevalente".

Sui problemi del calcio italiano

"E' chiaro che bisogna riveder le cose. Noi guardiamo l'eliminazione del 2018 e del 2022 ma, l'ultimo Mondiale a cui abbiamo partecipato, siamo stati eliminati già nel girone. C'è da dire che, invece, le nazionali giovanili stanno 'tenendo l'urto'. Le cose vanno tutto sommato bene con la Nazionale Under-19, così come l'Under-21. Il problema 'è capire cosa succede dopo e, soprattutto, di iniziare ad inquadrare il concetto di 'giovane'. Infrastrutture? Sì, lamentai il problema anni fa, da altre parti c'è molta più attenzione, in Italia no. Se all'estero il termine 'giovane' si usa per un ragazzo di 17-18 anni e, invece in Italia per giocatori di 22-23, evidentemente è un problema".

Sui giovani italiani

"I risultati degli ultimi anni, anche a livello di club, ci danno questo tipo di risposta. E' una questione proprio di sistema. Pensate al Barcellona: affronta diversi problemi negli anni e riparte dai propri giovani. In riferimento a quell'Under-21 del 2013, avevo ottimi giocatori ma avevo anche delle mancanze: molti giocatori ancora non erano titolari in Serie A. Negli anni successivi il livello dell'Under-21 è aumentato ma, poi, quei giocatori non sono riusciti a confermarsi su certi palcoscenici".

Su Cicaldau

"E' un giocatore con qualità buone, uno dei migliori prospetti del calcio rumeno. E' un buon giocatore".

Su Insigne ed Immobile 

"Su Lorenzo sono scelte personali che non si possono sindacare. Non mi permetto di dare un giudizio. Per quanto riguarda Ciro non saprei, con me aveva fatto bene. E' un attaccante che ha sempre fatto gol, ha vinto titoli da capocannoniere. Poi a volte non si riesce a rendere al massimo ma, per me, resta il migliore attaccante che abbiamo".

Sui complimenti di Sacchi

"Se non ci fosse stato lui, come Sogliano, probabilmente non ci sarebbe stata neppure la mia carriera (ride, ndr). Io li ringrazio sempre per la fiducia, è stato un grandissimo onore".

Su un interessamento del Napoli in passato

"No, non credo. In treno, magari, ci sono passato vicino, e poi sono stato in vacanza a Capri (ride, ndr)".