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Lazio senza mercato per colpa di Lotito: firmò la norma, ora la contesta

Lazio senza mercato per colpa di Lotito: firmò la norma, ora la contesta - immagine 1
Club fermo sul mercato per voragine nei conti: ora il presidente rinnega la norma votata
Angelo Salzano

Un buco da oltre 115 milioni di euro. È questa la voragine finanziaria che impedisce alla Lazio di muoversi sul mercato. Ma ciò che rende la situazione ancora più clamorosa è che Claudio Lotito era perfettamente consapevole di tutto sin dal momento in cui ha firmato l’accordo con Maurizio Sarri. La comunicazione ufficiale della Covisoc, che ha certificato la sanzione, porta la data del 26 maggio, una giornata storica per i tifosi laziali (la finale di Coppa Italia vinta contro la Roma nel 2013), ma che quest’anno ha regalato una notizia decisamente meno piacevole: blocco totale delle operazioni di mercato.

Indice di liquidità disastroso: solo 0,26 contro lo 0,80 richiesto

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Come riportato da Repubblica, il motivo del blocco è il mancato rispetto dell’indice di liquidità, fissato a 0,80 per la stagione 2025/26. Nel caso della Lazio, l’indice si è fermato addirittura a 0,26: in pratica, le risorse a breve termine coprono poco più del 20% delle passività in scadenza entro il 31 marzo 2026. La mancanza di liquidità totale ammonta a 115.864.447 euro, con un disavanzo netto di circa 100 milioni, cui si aggiunge una penale del 15%. Ma non è finita: la Covisoc ha sottolineato che la Lazio ha fallito anche altri due parametri fondamentali, ovvero il costo del lavoro allargato e l’indebitamento. Se almeno uno dei due fosse risultato in linea, il club avrebbe potuto fare mercato – a patto di vendere prima un giocatore di valore superiore a quello in entrata. Ma non è successo.


L’unica via: capitali freschi entro il 31 agosto

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Ora resta una sola strada: reperire fondi nuovi entro il 31 agosto, non tramite cessioni ma con nuovi investimenti esterni. In tal senso, già tre club di Serie A hanno evitato la sanzione iniettando capitali freschi nei propri bilanci.

La beffa finale: Lotito votò la regola che ora contesta

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Il dettaglio più paradossale? Questa norma è stata approvata dallo stesso Lotito. Durante il Consiglio Federale del 20 dicembre 2023, la nuova regola sull’indice di liquidità fu votata all’unanimità, e il presidente della Lazio era tra i presenti e favorevoli. Oggi, però, contesta quella stessa norma, chiedendone l’annullamento. Lotito sostiene che, dal 1° luglio, si dovrebbe applicare il nuovo criterio UEFA sul costo del lavoro allargato, che sarà effettivamente usato dalla FIGC per il monitoraggio del 30 settembre. Tuttavia, le regole attuali parlano chiaro: è l’indice di liquidità verificato a marzo a determinare le restrizioni per il mercato estivo. Una battaglia burocratica e politica è appena cominciata, ma la realtà resta immutata: senza liquidità vera, la Lazio non potrà comprare.