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Lotito: “Fischi Giornata della Memoria? Ecco la verità. Io ricevo minacce di morte”

Lotito
"Speriamo di mantenere un posto in Champions. Istituzioni fondamentali per evitare le soperchierie avvenute in passato"
Giovanni Pietropaolo

Il presidente della Lazio Claudio Lotito è intervenuto nel corso di un’intervista alla presentazione a Montecitorio di ‘Meravigliosa sul campionato dei biancocelesti e sulla presunta fake news circa i fischi dei tifosi per la Giornata della Memoria.

Lazio, Lotito: "Fischi per goliardia da ragazzi ubriachi"

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Di seguito le dichiarazioni del presidente riprese dall'ANSA: "Fino a qualche tempo fa, la Lazio era una reietta, da quando sono presidente io il club invece ha un ruolo apicale, dice la sua, e addirittura decide. Un tempo eravamo il serbatoio di club come la Juventus, che venivano e si prendevano giocatori da noi. Quest’estate invece abbiamo preso due giocatori da loro, non era mai successo. Speriamo di riuscire a mantenere un posto in Champions, tutto passa dalla presenza delle istituzioni, che sono fondamentali per evitare le soperchierie che in passato ci sono state".


Sui fischi dei tifosi per la giornata della Memoria

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"Il Corriere di Trigoria scrive sempre queste cose. Non possiamo assumerci la responsabilità dei comportamenti di qualche sparuta minoranza, il 99,9% dei laziali sono persone perbene, la Lazio è anche ente morale. I fischi? Molte persone fanno dei gesti senza conoscerne significato, per goliardia, perché sono ragazzi oppure ubriachi o sotto effetto di altre sostanze. Io riceverò 500 telefonate minacce di morte al giorno. Forse dà fastidio che la Lazio abbia un’identità e una struttura precisa. Da quando sono presidente sono stati riacquisiti i valori storici di un tempo".

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