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Llorente: “Napoli? La società mi ha tolto tutto. Dopo l’esonero di Ancelotti si sono liberati anche di me”

Fernando Llorente (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

L’Inter è assai vicina alla vittoria del suo ventesimo Scudetto. Lo è grazie a Conte, ad un mercato oculato e ad un vuoto di potere venutosi a creare tra primo e quarto posto della classifica di Serie A, con le altre squadre che non...

Mattia Fele

L'Inter è assai vicina alla vittoria del suo ventesimo Scudetto. Lo è grazie a Conte, ad un mercato oculato e ad un vuoto di potere venutosi a creare tra primo e quarto posto della classifica di Serie A, con le altre squadre che non sembrano essere attrezzate - anche a causa dei tanti episodi accaduti - per la lotta al primo posto. Ne ha parlato Fernando Llorente alla Gazzetta, soffermandosi anche sulla bravura del suo ex-tecnico Conte, oltre che alla sua esperienza al Napoli con Ancelotti e Gattuso.

Llorente: "Napoli? La società mi ha tolto tutto..."

Fernando Llorente (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Fernando Llorente, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale - tra le altre cose - ha parlato del rapporto con Antonio Conte ai tempi della Juventus. Di seguito un estratto delle sue parole: ​

"Appena arrivato pensavo di essere in buone condizioni, poi cominciammo a lavorare duramente e andai giù, giù, giù. A quei carichi di lavoro non ero abituato. Pensai anche che Antonio fosse pazzo, ma lui mi diede fiducia e presto arrivarono i gol. Conte ha una mentalità pazzesca: ti entra in testa, ho pensato che presto avrebbe interrotto il dominio della 'mia' Juve. Antonio ha vinto al primo anno a Torino, al primo anno al Chelsea e vincerà al secondo anno all’Inter, è capace di ogni impresa".

Cos’è successo a Napoli? Mi aveva voluto Ancelotti, quando il mister è stato esonerato la società ha deciso di liberarsi anche di me. Mi ha tolto il numero, mi ha tolto tutto, mi ha messo fuori squadra con Milik e Ounas. Poi ho parlato con Gattuso, con cui avevo un buon rapporto, e sono almeno rientrato nel gruppo. Ma era chiaro che il Napoli non puntasse su di me”.