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Le strategie del Napoli per il mercato di gennaio

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Vediamo insieme le strategie dunque del Napoli per il mercato di gennaio tra entrate ed uscite possibili
Giovanni Mondò

Ogni qual volta si presenta il mese di gennaio in una stagione calcistica ecco arrivare il momento del mercato di riparazione. Una finestra di mercato che serve a molte squadre per correggere la rotta e dare nuovi stimoli e verve ad una stagione magari negativa. Cosi come vi sono club che lottano per il titolo e vogliono avere modo di agguantarlo incrementando il valore della propria rosa. In questa circostanza andremo ad analizzare i movimenti in entrata ed uscita di uno dei club in lizza per il campionato di serie A, ossia il Napoli. La compagine partenopea guidata dal neo allenatore Antonio Conte è in vetta alla classifica e vuole dare continuità al momento positivo con innesti mirati che possono colmare le lacune ancora presenti nei vari reparti. Vediamo insieme le strategie dunque del Napoli per il mercato di gennaio tra entrate ed uscite possibili.

I movimenti del Napoli per il mercato di gennaio: portiere e difensore

Partiamo in questo paragrafo introduttivo dai ruoli su cui si focalizzerà il Napoli per migliorare ulteriormente la propria rosa. I primi nomi emersi dalla stampa fanno intuire un’attenzione particolare per la retroguardia. Dal portiere di riserva, con Scuffet che prende il posto di Caprile, al difensore centrale versatile e di carisma: vedasi Danilo. Un profilo di esperienza che andrebbe ad aumentare il livello della difesa azzurra conferendole un boost di personalità di cui Conte ha estremo bisogno per gestire un gruppo non sempre abituato a lottare ai vertici. Le pressioni sono tante e dunque c’è bisogno di esperienza ad altissimi livelli per contenere entusiasmo e relativi malumori quando si è lassù: da qui il profilo attenzionato del difensore della Juventus. Altri ruoli monitorati sono l’esterno d’attacco, e un centrocampista di qualità.


I profili monitorati per il centrocampo azzurro

Dopo aver visto nel dettaglio i nomi riguardanti la retroguardia, quindi portiere di riserva e difensore, passiamo ora alla zona di metà campo. Quindi al punto nevralgico della manovra che nel caso del Napoli vede già profili di primissimo piano quali Anguissa, Lobotka, McTominay, Gilmour, ma che potrebbe avere una mano in più da questa finestra di riparazione. I centrocampisti maggiormente trattati sono Fazzini dell’Empoli, e una possibile pista Pellegrini della Roma. Il primo sembra essere quello più vicino al momento, dato l’esborso economico più ridotto rispetto alle cifre eventuali del fantasista giallorosso. Indipendentemente da chi arriverà quel che è certo è che Conte e la società vogliono aumentare il tasso offensivo della rosa. Infatti, nemmeno i migliori casinò online che si occupano di scommesse sportive avevano paventato un Napoli così in difficoltà nel reparto offensivo. È vero, probabilmente usare il termine ‘difficoltà’ è esagerato però il Napoli ha chiuso il girone di andata con soli 30 goal fatti. L’Inter ha 45 reti segnate mentre l’Atalanta 43, sempre nel girone di andata. Vero che spesso gli Scudetti si vincono con la miglior difesa, però premunirsi è meglio. Da qui le manovre per incrementare la propensione in avanti della squadra partenopea per avere maggiore pericolosità nella trequarti avversaria con un numero superiore di occasioni create rispetto a quelle attuali.

I nomi per migliorare l’attacco del Napoli a gennaio

Ora veniamo al clou della tematica in questione, quindi del mercato di gennaio del Napoli: ossia i nomi per l’attacco. Da che esiste il calciomercato tutte le tifoserie si esaltano in maniera particolare quando si parla di attaccanti. Un ruolo che è determinante per i risultati di una stagione, e che nel caso della compagine partenopea conta ad oggi su Lukaku, Politano, Kvara, Simeone, Ngonge e Neres. Su questi profili sta portando avanti il campionato Antonio Conte, facendoli ruotare a seconda dell’avversario affrontato e della condizione dei singoli. Tuttavia questi ultimi sembrano essere deficitari o comunque non sufficienti a garantire cifre alte di gol e assist, oltre che di occasioni create. Ecco per tanto la necessità di aggiungere a tali nomi altri profili qualitativi. Magari con la cessione in prestito di uno o due dei sopracitati calciatori per fare spazio a dei nuovi innesti. Simeone e Ngonge sono quelli più probabili per una partenza, con possibili sostituti Bonny del Parma e Dorgu del Lecce. Quest’ultimo nello specifico data a sua versatilità può giocare sia in difesa che in attacco da esterno (come dimostrato fin ad ora sotto la guida di Giampaolo). Elementi eclettici sempre amati da Conte per variare i moduli in corsa e non dare certezze agli avversari. Non si escludono poi altri nomi per il reparto, essendo il mercato di gennaio magmatico.

Le partenze ed il tesoretto per il mercato del Napoli

Nei precedenti paragrafi abbiamo vagliato i diversi calciatori in lizza per difesa, centrocampo ed attacco del Napoli. Ora volgiamo lo sguardo ai possibili partenti, che dovranno gioco forza lasciare spazio agli eventuali innesti. Alcuni li abbiamo già menzionati, come ad esempio Simeone, o Ngonge, per ciò che attiene al reparto offensivo; o ancora Caprile, in porta, con il neo arrivato Scuffet dal Cagliari. Ulteriori movimenti in tale ottica coinvolgeranno il centrocampo e la difesa, con Spinazzola in partenza e Biraghi della Fiorentina, il terzino è in rottura totale con i Viola, a prenderne il posto. Altro ruolo versatile, quello dell’esterno, che nei moduli di Conte fa tutta la fascia dovendo garantire entrambe le fasi. Ancora, Rafa Marin, approdato in estate dal Real Madrid, dato il poco minutaggio è certamente un altro profilo destinato a lasciare la casacca azzurra con Danilo della Juventus a rimpiazzarlo. Insomma, la finestra di riparazione per i partenopei sarà senza ombra di dubbio movimentata, con il direttore sportivo Manna costretto a dover lavorare parecchio per accontentare allenatore e tifoseria per colmare le defezioni emerse dalla prima parte di campionato. Tutto al fine di ripartire per il girone di ritorno in modo da dare continuità all’ottimo bottino di punti messi a referto fino a questo momento. Del resto i campionati sono come delle maratone, come evidenziato più volte dallo stesso Antonio Conte, a dispetto dei tornei europei one shot. Motivo per cui avere una rosa lunga e competitiva fa tutta la differenza del mondo, anche con una sola competizione stagionale nel caso del Napoli di quest’anno. Perché quantità e qualità non sono mai sufficienti quando vi sono avversari in

costante crescita.