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Juve esclusa dalle Coppe? La minaccia dell’UEFA che va oltre i processi sportivi

Juve penalizzazione
Il club bianconero può essere severamente punito al di là di ciò che sta attraversando in questi giorni in Italia. Il motivo
Tony Sarnataro
Tony Sarnataro Giornalista 

La Juventus può essere severamente punita dall'UEFA al di là dei processi sportivi che sta attraversando in questi giorni in Italia. Il motivo è la Superlega, secondo quanto riportato quest'oggi dalla Gazzetta dello Sport. Andiamo a vedere quanto si legge.

Juve esclusa dalle Coppe? La minaccia dell'UEFA

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A Nyon aspettano ancora. Innanzitutto un passo indietro della Juventus sulla questione Superlega. Che, per ora, i nuovi vertici bianconeri non hanno ancora compiuto, forse in attesa del pronunciamento della Corte Ue. Strategia pericolosa, soprattutto se i giudici dell’Unione dovessero confermare la visione prospettata dall’Avvocato generale tempo fa: un’altra competizione continentale sarebbe incompatibile con le attuali. Quindi, se partecipassi alla Superlega, saresti fuori da Champions e affini. Oggi, un problema per la Uefa, ma anche per Juve, Real Madrid e Barcellona, che ancora tengono in piedi il progetto della coppa alternativa.


Poi c'è il filone italiano tra plusvalenze e manovra stipendi

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Gli uomini Uefa hanno in mano le migliaia e migliaia di pagine dell’inchiesta Prisma della procura di Torino, le hanno vagliate tutte in un’indagine autonoma da quelle italiane e sono vicini ad arrivare a una conclusione, forse già per giugno. Il nodo fondamentale è se le cosiddette plusvalenze fittizie e le due manovre stipendi (2020 e 2021) abbiano violato i principi di sportività e alterato i conti bianconeri in ottica Fair play finanziario. Non va dimenticato che la Juve aveva stretto un accordo con Nyon sul settlement agreement, pagando una multa fortemente scontata (3,5 milioni rispetto ai 19 previsti). Ma se questo accordo fosse basato su dichiarazioni contabili ritenute false, sarebbero guai per la Signora. E l’ipotesi di un’esclusione per uno o più anni dalle coppe europee non sarebbe affatto campata in aria.

Le possibili conseguenze

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Ecco perché Ceferin e i suoi sono sorpresi dell’atteggiamento passivo della nuova dirigenza bianconera. Perché se l’indagine Uefa appurasse delle colpe, l’unica via per cercare di attenuare le pene sarebbe quella diplomatica. Invece, anche dalla proprietà della Juve, non sono arrivati al momento segnali distensivi sulla Superlega, anzi... E questo a dispetto dell’addio di Andrea Agnelli, dal quale Ceferin si è sentito tradito anche sul piano personale quando fu annunciata la Superlega nell’aprile del 2021. «Con Andrea la questione è personale. Ai miei occhi quest’uomo non esiste più», disse il numero uno della Uefa nel giugno di due anni fa, rimarcando come prima lo considerasse un vero e proprio “amico” (lo sloveno fece addirittura da padrino alla figlia dell’ex presidente bianconero, Vera). Oggi il nome di Andrea Agnelli non esiste più nemmeno alla Juventus. Motivo per il quale a Nyon si aspettavano un deciso cambio di rotta. E senza di quello, non ci sarebbero margini di trattativa per una Juve ritenuta colpevole.