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Tra sangue di San Gennaro e sangue amaro

(Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

Partita stregata, sfortuna e indirizzata quella è andata in scena ieri tra Inter e Napoli. Un po’ ci pensa il sangue di San Gennaro che non vuole saperne di sciogliersi e un po’ ci pensa l’arbitro Massa che ci mette la faccia,...

Claudia Vivenzio

Partita stregata, sfortuna e indirizzata quella è andata in scena ieri tra Inter e Napoli. Un po' ci pensa il sangue di San Gennaro che non vuole saperne di sciogliersi e un po' ci pensa l'arbitro Massa che ci mette la faccia, la firma e il rosso.

Tra sangue di San Gennaro e sangue amaro

 MILAN, ITALY - DECEMBER 16: Lorenzo Insigne of Napoli receives a red card during the Serie A match between FC Internazionale and SSC Napoli at Stadio Giuseppe Meazza on December 16, 2020 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il Napoli perde immeritatamente per 1-0 sul campo dell'Inter. Gattuso la prepara in maniera eccellente, non una sbavatura, partita tatticamente perfetta. Rino riesce ad annullare totalmente il gioco di Antonio Conte. Nonostante ciò però, a fine gara il tabellino recita: Romelu Lukaku 73' (R). Un occhio più attento però leggerà: Davide Massa 72'. È infatti il direttore di gara a mettere la firma sul match, fischiando prima il rigore di Ospina su Darmian (giusto) e poi espellendo Insigne per un insulto. O meglio per un "vai a cag*re" del capitano. Il direttore non lascia correre, non fa orecchie da mercante, non in questo caso. Rosso diretto e partita compromessa: game, set, match. 

Nonostante la frustrazione e l'inferiorità numerica, i partenopei reagiscono ma si imbattono in un Handanovic investito di un'aura magica - al 68' aveva già negato a Lorenzo un fantastico gol di tacco. L'estremo difensore neroazzurro si oppone a Politano - che entra bene in partita - e anche a Di Lorenzo - che da lì poteva servire Petagna tutto solo in area. Poi lì dove non arriva il portiere, arriva la malasorte: al 92' soltanto il palo dice di no ad Andrea Petagna, ed è la ciliegina sulla torta di una serata stregata. "Neanche se avessimo provato a fare gol con le mani ci saremmo riusciti" - dirà Gattuso nel post partita e come dargli torto.

Il Napoli quindi se ne torna a casa con zero punti, con Mertens infortunato alla caviglia e con Insigne che sicuramente salterà Lazio-Napoli per squalifica.

E dunque il pensiero non può che andare al sangue di San Gennaro. Il sangue del santo non si è sciolto... e si vede!

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