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Capello: “Napoli? Se supera gennaio lotterà per lo scudetto. Insigne farà bene”

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Le parole di Fabio Capello a La Gazzetta dello Sport

Sara Ghezzi

Fabio Capello storico ex allenatore e attuale uomo Sky Sport ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Diversi gli argomenti affrontati dall'ex tecnico. Tra questi anche il Napoli e la situazione di Lorenzo Insigne che sembra essere sempre più vicino al Toronto.

"Napoli? Se supera gennaio lotterà per lo scudetto. Insigne farà bene", le parole di Capello

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Capello, si comincia nel segno del Covid: giusto escludere i non vaccinati?

«Certo. Immagino a che fonti scientifiche si saranno abbeverati i calciatori... Non vaccinarsi è un atto di egoismo. Se le forze dell’ordine sono obbligate a farlo, non vedo perché i tesserati ne siano esclusi. Chi non vi si sottopone fa un danno alla propria società.  Bisognerebbe togliere loro parte dello stipendio».  

Il Covid potrebbe mutare gli equilibri tecnici?  

«Non credo. Per chi lo ha preso da vaccinato, è più leggero. I primi che lo avevano contratto, invece, ci mettevano più tempo per recuperare».

Milan-Roma e Juve-Napoli. Si riparte con sfide di cartello: perdere cosa significherebbe?

«Sono partite che potrebbero essere fondamentali. Per alcune squadre, se la distanza dai loro obiettivi aumentasse, diventerebbe difficile recuperare».

 Quanto conta la professionalità dei calciatori durante la sosta?  

«Parecchio, anche in chiave Covid. Adesso mi sembra che tutti siano molto attenti, probabilmente più che ai miei tempi».

Il mercato di gennaio può alterare gli equilibri?

 «Visto che non ci sono troppi soldi da spendere, credo che porterà a stabilizzarsi. Se uno cerca un calciatore che risolva, deve investire. E di denaro ce n’è poco...».

Che cosa pensa delle indagini sulle plusvalenze?

«Di cose finanziarie non ne capisco molto. Dico solo che si è sempre fatto, e dappertutto. Ma spesso le plusvalenze non muovono del denaro vero».

La Juve ha bisogno di un attaccante: Scamacca è l’uomo giusto?

«Ai bianconeri serve una punta e lui è un giovane di qualità. Ci avranno parlato, ma la maglia bianconera pesa».

Vlahovic sarebbe altra cosa.

«Lui è già pronto. Ha l’energia e la cattiveria del campione. Temo che il prossimo anno potremmo vederlo in campionati più ricchi del nostro».

 Se Insigne accettasse di andare a Toronto a fine stagione, il suo rendimento potrebbe risentirne nel ritorno con il Napoli?

 «Non credo. Insigne vorrà dare ancora di più con il Napoli, anche perché è napoletano e ha stimoli importanti. Quando io ero al Real, a gennaio Beckham aveva già firmato per i Galaxy, ma fece una seconda parte di stagione fantastica».

Che cosa serve al Milan?

«Un difensore. Si è visto quanto sia costata l’assenza di Kjaer, quanti gol in più hanno preso. Gli allenatori hanno bisogno di un leader in campo, e il danese lo è, come ha dimostrato anche in nazionale. Comunque il Milan sta recuperando giocatori. Mi sembra in ripresa».

All’Inter è utile Nandez?

«Un giocatore in più aiuta a essere competitivi, ma i nerazzurri sono già i più forti, e io lo avevo detto da inizio stagione.  Il motivo? Facile: perché avevano mantenuto la stessa difesa e lo stesso centrocampo, con in più Calhanoglu. Inzaghi, poi, è stato bravissimo nel trasmettere le sue idee e farsi seguire dalla squadra. È quello che deve saper fare un allenatore».

Ha sentito della nostalgia di Lukaku per l’Inter?

 «Queste cose non mi piacciono. Mi sanno di paraculismo».

Roma e Lazio stanno deludendo rispetto alle aspettative?

 «Hanno bisogno di tempo. Mourinho e Sarri non possono fare miracoli. Evidentemente, se chiedono dei giocatori, significa che la rosa non è all’altezza. Per criticarli c’è bisogno di aspettare il prossimo anno».

La Coppa d’Africa può penalizzare il Napoli?

«Intanto Osimhen non lo perderanno e poi, con Tuanzebe, si stanno già muovendo bene sul mercato. Se resistono nel mese di gennaio, per lo scudetto bisognerà fare i conti con il Napoli fino alla fine».

Sembra che l’Atalanta, quando si è parlato di scudetto, si sia sciolta.

 «Invece no. La garanzia è Gasperini, che conosce bene i giocatori. Boga può essere la pedina giusta per loro, perché è uno dei pochi che salta l’uomo e crea superiorità numerica. I nerazzurri possono lottare per il vertice, anche se poi per tutte le squadre, con le coppe europee, gli equilibri potrebbero cambiare».

A proposito di calcio internazionale, speriamo che il campionato aiuti Mancini per preparare gli azzurri agli spareggi.

 «Roberto deve augurarsi di avere solo problemi di scelta. Se torneranno in forma Spinazzola, Zaniolo, Verratti e tutti quelli che hanno avuto problemi fisici, i favoriti restiamo sempre noi, perché siamo i campioni d’Europa».

 E se non andassimo al Mondiale che cosa succederebbe?

«Non ci voglio neppure pensare. Sarebbe una brutta botta per il movimento complessivo. E tutti penserebbero che aver vinto l’Europeo sia stato solo un exploit, un colpo di fortuna. Non ce lo meritiamo».