Il designatore di arbitri Gianluca Rocchi e l'AD della Lega Serie A Francesco De Siervo si sono espressi in sala stampa nell'IBC della Serie A a Lissone sull'introduzione del fuorigioco semiautomatico e sul suo funzionamento.
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Fuorigioco semiautomatico, Rocchi: “Anticipato il suo utilizzo. Ecco come funziona”
Rocchi: "Useremo il fuorigioco semiautomatico in Supercoppa"
Di seguito le dichiarazioni del designatore degli arbitri e dell'AD della Lega Serie A in conferenza: "Oggi ribadiamo una scelta fatta in tempi non sospetti, siamo stati la prima lega al mondo ad adottare goal line technology e VAR, ora siamo la prima lega al mondo ad adottare il fuorigioco semi-automatico. Questa è la vocazione che abbiamo, in un Paese che fa spesso polemiche inutili, vogliamo dotare gli arbitri dei migliori strumenti possibili. Siamo stati i primi a sperimentarla, l'abbiamo testata mettendo in condizione gli arbitri di prendere confidenza con uno strumento che risolverà tanti dubbi che potremmo continuare ad avere. Oggi cerchiamo di superare questo elemento, abbiamo aspettato che i Mondiali la sdoganassero a livello internazionale".
Parola a Rocchi
—"Grazie alla Lega Serie A, questo centro ci permette di lavorare al meglio. Abbiamo fatto molto training nella parte iniziale della stagione, condivido la scelta di partire col girone di ritorno: abbiamo preso l'opportunità di partire dalla Supercoppa come gara lancio. Stiamo lavorando molto sull'offline, abbiamo fatto tantissime partite in parallelo utilizzando il semi-automatico. È un aiuto importante per noi, non soltanto a livello di tempo: la prima cosa è l'accuratezza della decisione, poi arriva velocizzare il tempo. All'inizio, essendo uno strumento nuovo, potrebbe esserci qualche ritardo, leggero, rispetto alla normale applicazione del lavoro, ma vedrete che le decisioni saranno più automatiche. Servirà sempre la parte umana, perché VAR e AVAR sono fondamentali: è uno strumento in più, però la formazione di VAR e AVAR è fondamentale. È un passaggio che ci costringerà a utilizzare ancora di più i VAR di alta qualità. Da quest'anno abbiamo deciso di fare raduni separati ad hoc, ne facciamo alcuni specifici per arbitrie altri specifici per VAR, poi un raduno specifico per gli assistenti.
Sul funzionamento del fuorigioco semiautomatico: "Semplicemente, il VAR indica il giocatore che deve essere considerato e stabilisce il punto di rilascio del pallone, poi la macchina indica la linea. È chiaro che se è un giocatore è in fuorigioco non punibile, viene escluso. Il sistema evidenzia chi è più in fuorigioco, resta valido l'aspetto umano. Anche l'impatto è una valutazione che deve fare il VAR: la macchina deve dire se un giocatore è in fuorigioco, ma l'impatto lo valutano VAR e AVAR. La macchina ha un riconoscimento di base, quello che deve fare il VAR è controllare che il movimento di stacco sia quello corretto. Considerate che il sistema in automatico mette direttamente le linee al momento di rilascio. Se ci dovesse essere un piccolo errore da questo punto di vista, perché la macchina può anche sbagliare, il VAR deve controllare sempre. Però la riduzione del lato umano da questo punto di vista è drastico: rimane l'interpretazione. Ragioniamo a livello di millimetri, non abbiamo la certificazione FIFA come la goal line technology, ma siamo a livello di millimetri. In più la rappresentazione grafica serve ad avere chiarezza, la famosa barriera che vedrete la metteremo e il VAR certificherà su situazioni borderline. Non andremo mai a mettere la linea su due metri di fuorigioco, è tempo perso: faremo vedere un margine di mezzo metro".
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