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Floro Flores: “Il problema di Raspadori è Osimhen. Il Napoli è ancora il favorito”

Raspadori genoa
L'ex attaccante ha parlato della sfida degli azzurri contro i rossoblù, inoltre ha commentato anche il ruolo del numero 10 della Nazionale
Sara Ghezzi

Nel corso della trasmissione 'Si Gonfia la Rete' in onda su Radio Crc è intervenuto Antonio Floro Flores. L'ex attaccante che ha militato sia nel Napoli che nel Genoa ha parlato della sfida in programma questa sera alle 20.45 allo stadio Luigi Ferraris. A seguire le sue parole.

Floro Flores: "Il problema di Raspadori è Osimhen. Il Napoli è ancora il favorito"

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Su Genova: "A Genova ho vissuto uno dei periodi più belli della mia carriera perché venivo da un’annata negativa e avevo tanta voglia di giocare. Ho solo bei ricordi legati a Genova, una città del nord che somiglia molto ad una del sud. C’è il mare e si vive il calcio intensamente, è una piccola partenopea dove ci sta bene, si vive bene ed è stato molto piacevole. Probabilmente, se fossi rimasto lì avrei fatto il salto di qualità, ma a volte accadono cose che non vorresti. Dopo Genova infatti, ho passato 2 anni difficili ed ho pensato anche di lasciare il calcio, poi però mi sono ripreso anche a livello mentale. La mente, la psicologia di un calciatore, la dice tutta ed infatti un bravo allenatore lo è se lavora sulla testa dei calciatori".


Su Raspadori: "Raspadori ha un solo problema: ha davanti a sé Osimhen che fa gol, fa giocare la squadra ed è imprescindibile. Difficilmente potrà prendere il suo posto, ma so che Raspadori ha personalità. Nonostante la sua giovane età, è maturo e spero che i tifosi del Napoli possano aspettarlo perché in futuro avremo un grande campione".

Su Garcia: "Garcia è appena arrivato, ha bisogno di tempo e di lavorare perché anche Spalletti, non dimentichiamo, che l’anno scorso, volevano mandarlo via. Noi tifosi dobbiamo fare i tifosi e dobbiamo avere pazienza perché altrimenti rischiamo solo di sfasciare qualcosa di buono. Dobbiamo avere fiducia in Garcia che ha ereditato una squadra fantastica, ma dobbiamo anche ricordare che ripetersi non è facile. Quest’anno il Napoli non avrà vita facile contro nessuna squadra perché tutte vogliono battere chi indossa il tricolore sul petto".

Sul Milan: "Il Milan mi sembra la più forte in questo campionato, ha un gioco europeo ed ha fatto anche un mercato intelligente. I giocatori hanno voglia di riscatto e ad oggi il Milan mi sembra la squadra da battere".

Sulle differenze tra Garcia e Spalletti: "Spalletti giocava un calcio diverso, di palleggio. Garcia invece cerca più la verticalizzazione, ma perdere Kim non è come perdere Koulibaly perché è andato via uno dei più forti difensori al mondo. Kim ha i piedi da play, Juan Jesus non ha le stesse caratteristiche per cui bisogna cambiare anche un po' il modo di giocare".

Sugli allenatori: "Ho avuto 29 allenatori, quello che mi ha dato di più è Pasquale Marino. E’ stato l’allenatore che mi ha dato più fiducia, mentre Conte è stato quello che mi ha dato più carica e voglia di vincere. Sarri invece è un maniaco della tattica e ai miei tempi sembrava un visionario, oggi invece guardate cosa sta facendo".

Sulle favorite per lo scudetto: "A Napoli tornerà la normalità. Una sconfitta non cambia le cose, certo siamo abituati a vincere con facilità e per questo oggi c’è un po' di allarmismo, ma il Napoli resta un’ottima formazione, la squadra da battere insieme al Milan".

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