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In finale contano i dettagli e il West Ham è sembrato più pronto, nonostante l'ottima gara giocata dalla Fiorentina. È bastata un'imbucata quando tutto sembrava ormai definito: supplementari e pareggio ai tempi regolamentari. Poi arriva una giocata di Paquetà che Milenkovic e Igor non leggono così come tutta la linea, e Bowen si ritrova a battere Terracciano dopo una partita di assoluto anonimato da parte dei londinesi. Un rigore per sbloccarla, un meraviglioso pareggio coi denti e con la tecnica di Bonaventura ma in mezzo, prima, durante e dopo tantissima Fiorentina. Il calcio italiano perde la sua seconda finale ma non ne esce così tanto ridimensionato: sono squadre che si sono equivalse, nonostante il clamoroso gap economico anche in introiti tra i settimi posti dei due campionati. Italiano torna a mani vuote ma con la consapevolezza di essere un allenatore forte, solo con qualcosa da limare in più.