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FIGC, Gravina: “Abbiamo avviato un processo di autoriforma per evitare debiti”

(Getty Images)

Pubblicata poco fa sul sito della FIGC l’11ª edizione del ReportCalcio, dove si possono leggere le parole del presidente Gravina, con tutti i numeri del calcio italiano e l’impatto che l’emergenza sanitaria ha avuto sul movimento. Il...

Francesco Melluccio

Pubblicata poco fa sul sito della FIGC l’11ª edizione del ReportCalcio, dove si possono leggere le parole del presidente Gravina, con tutti i numeri del calcio italiano e l’impatto che l’emergenza sanitaria ha avuto sul movimento. Il documento è stato sviluppato dal Centro Studi FIGC in collaborazione con AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC (PricewaterhouseCoopers).

ReportCalcio: le parole di Gravina e l'emergenza Covid nel calcio

(Getty Images)

Di seguito le parole del presidente Gravina, riportate nel ReportCalcio pubblicato oggi sul sito della FIGC.

"Il mondo del calcio rappresenta un valore per il sistema Italia, a livello sportivo, economico e sociale. È un asset strategico che fonda il suo impatto su numeri importanti e sul radicamento pressoché totale sul territorio nazionale. ReportCalcio fotografa bene questa multidimensionalità e analizza anche le criticità del movimento nel suo complesso, acuite dalla crisi generata dalla pandemia da COVID-19. La FIGC ha avviato un processo di autoriforma finalizzato a rendere il calcio italiano più patrimonializzato e meno indebitato, ma in virtù del ruolo che recita nel nostro Paese sarebbe determinante che il Governo riconoscesse tale importanza: da soli non si esce da questa crisi, sostenere il calcio vuol dire aiutare l’Italia in questa difficile ripartenza".

Presenti anche le parole del prof. CarloCottarelli: "Con un impatto negativo del 16%, lo sport è uno dei settori produttivi ad aver maggiormente risentito della crisi generata dal COVID-19 mentre per il resto dell’economia italiana la perdita media è stimata intorno al 9%. L’analisi realizzata dalla FIGC mette bene in evidenza come alle perdite accumulate prima della pandemia si sia aggiunta la crisi di liquidità che mette a rischio la capacità del calcio professionistico di pagare gli interessi sul debito. Nel processo di riforma avviato dalla Federazione individuo due priorità: gli investimenti nelle infrastrutture, per garantirsi nuove fonti di ricavi, e l’introduzione dell’azionariato diffuso, per consentire l’iniezione di capitali non subordinati ad interessi".