L'edizione odierna de Il Mattino si sofferma sulle audizioni avvenute ieri in Procura Federale, a causa dell'esposto del Napoli contro la Roma. La società azzurra ha accusato quella giallorossa di non aver rispettato il protocollo anti Covid-19.
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Esposto Napoli contro la Roma, ieri audizioni in Procura Federale: i giallorossi pensano al controesposto
Ieri audizioni in Procura Federale a causa dell'esposto del Napoli contro la Roma per aver contravvenuto al protocollo anti Covid-19
Esposto Napoli contro la Roma, ieri le audizioni in Procura Federale
Ieri intanto le audizioni per il Ceo della Roma, Fienga, e il medico sociale, Manara, in Procura federale. L'accusa è di non aver rispettato il protocollo Covid-19 riguardante il distanziamento in panchina al San Paolo. Il procedimento è stato aperto dopo l'esposto presentato dal club azzurro. Quello giallorosso ieri ha contestato l'addebito. L'indagine è stata riaperta e i deferimenti congelati. La Roma sta valutando di presentare un controesposto.
L'accusa di Giuntoli
Il DS azzurro Cristiano Giuntoli aveva accusato la panchina giallorossa: "Se esiste un protocollo, va rispettato. Mentre loro hanno deciso di seguire un criterio personale e regolarsi autonomamente. Qui siamo in presenza di una vicenda seria, che è legata ad un dramma universale. Per fronteggiare eventuali rischi richiede l’attuazione di atteggiamenti irreprensibili a cui la Roma si è sottratta. Non si può ignorare ciò che è stato suggerito attraverso regole di comportamento codificate. Il protocollo dice che le panchine vanno rimodulate. Deve esserci una distribuzione alternata dei componenti e lasciando un posto vuoto tra una sedia occupata e l’altra. Poi si deve sfruttare come opzione la tribuna per gli eventuali calciatori. Ho fatto presente a Rizzoli e, inoltre, alla Procura Federale che non era giusto ciò che chiedeva la Roma. E me lo hanno fatto notare anche i nostri calciatori, chiaramente infastiditi da questa differenza".
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