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Diaconale: “Le parole di Cellino? Il bue che dà del cornuto all’asino…”

Diaconale: “Le parole di Cellino? Il bue che dà del cornuto all’asino…”

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio, che ha parlato dell’emergenza Coronavirus e di come il calcio potrebbe...

Francesco Melluccio

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto ArturoDiaconale, responsabile della comunicazione della Lazio, che ha parlato dell'emergenza Coronavirus e di come il calcio potrebbe ripartire. Inoltre, ha anche lanciato una frecciatina al presidente del BresciaMassimoCellino, dopo le dichiarazioni abbastanza discutibili pronunciate nella giornata di ieri.

LE PAROLE DI DIACONALE

"Interessi collettivi? Sono legati alla sorte del sistema calcio perché il Coronavirus presto o tardi passerà, ma se vogliamo dare una prosecuzione al sistema calcio bisogna pensare a quando ripartiremo e non bisogna partire con le macerie. Il rischio che adesso grava sul calcio è che rinviando la conclusione o stabilendo che il campionato non finirà, può innescare un meccanismo che porta al fallimento. E' logico che in questa situazione ognuno persegua i propri interessi".

SU CELLINO

"Ognuno badi a sé stesso, sia responsabile di quello che fa e dice. C'è un vecchio detto che dice "Il bue dà del cornuto all'asino", in questi momenti è meglio evitare lasciare dichiarazioni che possono creare ulteriori polemiche e cercare di badare agli interessi generali".

QUANDO RICOMINCERANNO GLI ALLENAMENTI?

"Quando ci sarà la più assoluta garanzia della salute dei giocatori. La tutela della salute dei giocatori è maggiore se vengono lasciati nelle proprie case seguendo le indicazioni mandare per email oppure è maggiore in un ambiente sanificato, dove c'è il massimo controllo medico? Faccio un esempio, non per polemica: è chiaro che la Juventus, con una serie di giocatori che si sono allontanati da Torino, quando tornano devono sottoporsi ad un periodo di quarantena obbligatorio. Anche altre squadre si trovano situazioni analoghe, credo sia più che legittimo lasciare la responsabilità alle singole società, la Lazio aveva fissato la ripresa oggi rimandandola a data da destinarsi. In un momento di sacrifici, ognuno deve fare il suo".