Il governo vorrebbe modificare la distribuzione dei diritti tv: sarete pronti?
"L'ipotesi la analizzeremo insieme, ma all'interno della riforma ci sono tante cose positive e altre su cui vorremmo raccogliere l'opinione delle squadra prima di esporci col governo. Per quanto riguarda la parte più industriale, abbiamo davanti altri 4 anni di contratto con DAZN, altri 2 con Sky e rispetteremo quei contratti. Per il futuro l'obiettivo era ed è essere vicini ai tifosi, senza intermediazioni, sui cellulari e tv dei nostri tifosi".
I dati di queste prime settimane confermano la voglia dei tifosi di nuovi prodotti. Questo va anche verso nuove logiche di mercato e l'esportazione del calcio italiano oltre i confini nazionali?
"Questo prodotto che raccontiamo oggi è progetto per l'Italia e lo facciamo per l'Italia: i dati continuano a crescere, gli stati sono stracolmi, quindi il lavoro del calcio italiano è eccellente al di là di quello che dicono i corvi della narrazione. All'estero il discorso è un po' diverso: i nostri contenuti sono traducibili evidentemente, già ora produciamo sui social in otto lingue, live in quattro ma l'obiettivo è ampliare ed essere credibili anche all'estero, se ci chiudessimo nel nostro territorio faremmo un danno enorme. Gli sport americani sono più avanti, da ormai dieci anni NFL e NBA giocano partite di regular season in Europa e non solo. La nostra Lega vuole continuare a crescere per conquistare altri pubblici, vogliamo continuare a crescere come tifosi prima e come ricavi poi. Senza tifosi non ci sono ricavi, senza ricavi non ci sono campioni: questa purtroppo è una semplificazione delle conseguenze".
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