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Coronavirus, parla Dybala: “Non riuscivo ad allenarmi, mi mancava il respiro. Ora io e Oriana stiamo bene”

Coronavirus, parla Dybala: “Non riuscivo ad allenarmi, mi mancava il respiro. Ora io e Oriana stiamo bene”

Paulo Dybala era risultato positivo al COVID-19. In un’intervista a Juve Tv ha raccontato come si sentiva, a partire dalla paura provata per finire con dei sintomi piuttosto forti e limitanti. Anche il mondo calcio è fortemente scosso per...

Mattia Fele

Paulo Dybala era risultato positivo al COVID-19. In un'intervista a Juve Tv ha raccontato come si sentiva, a partire dalla paura provata per finire con dei sintomi piuttosto forti e limitanti. Anche il mondo calcio è fortemente scosso per questa epidemia, e non sono mancati da parte dei calciatori degli atti di beneficenza. Oggi, il bollettino parla di un enorme rialzo del numero delle vittime, che si portano così ad oltre 9mila. Spaventa il fatto che la curva del contagio non abbia ancora raggiunto il picco. Dybala, nel frattempo, il virus lo sta sconfiggendo e ne parla così.

Coronavirus, parla Dybala: “Non riuscivo ad allenarmi, mi mancava il respiro. Ora io e Oriana stiamo bene”

Le parole di Dybala

Mi sento bene, molto meglio dopo alcuni sintomi fortissimi. Giorni fa non riuscivo bene a respirare e non mi allenavo, dopo 5 minuti ero già stanco, il corpo era pesante, e mi fermavo. Ora io e Oriana stiamo bene, posso muovermi e sto iniziando gli allenamenti, piano piano. Quando la Juve mi chiamò accettai subito, era un'opportunità troppo grande per perderla. Ho abbracciato subito mia mamma, avevo avverato un sogno, lo ricordo benissimo. A Palermo ero già pensieroso perché molte squadre mi avevano cercato, ma io aspettavo, non chiudendo la porta a nessuno. Un giorno mi arriva una telefonata del mio procuratore e poco dopo parlai con Paratici. Fui davvero contento. Il gol contro l'Inter che ho segnato è stato molto bello, mi trovo molto bene con Ramsey e con il resto dei giocatori. Certo, se ci fossero stati i tifosi sarebbe stato ancora più bello. Appena ho ricevuto la palla sapevo di poter prendere il tempo ad Handanovic"